Lo stadio temporaneo che sorgerà al Caab (il Centro Agro Alimentare di Bologna) «si chiamerà ufficialmente FICO Arena». Lo svela alla Gazzetta dello Sport Stefano Cigarini, amministratore delegato di FICO e soprannominato Il re Mida dei parchi a tema.
Come tutte le cose, anche i naming rights del nuovo impianto temporaneo del Bologna hanno il loro perché. La partnership con FICO Eataly World è destinata a diventare detonatore di una sinergia in cui si svilupperà tutto ciò che appartiene al calcio e al parco agroalimentare che, dice Cigarini «rappresenta l’11% di afflusso dei turisti a Bologna negli ultimi 3 anni».
Ora devono “solo” iniziare i lavori: «Il protocollo d’intesa c’è, il testo finale verrà redatto e le firme apposte presto. Ci vorranno dai 6 ai 9 mesi di lavoro, quindi credo che si potrebbe partire poco dopo l’estate».
Per la struttura è previsto un investimento tra i 12 e i 15 milioni, ma nessun appoggio da parte di FICO Eataly World: «L’investimento lo fa solo il Bologna. Noi entriamo mettendo a disposizione i parcheggi, circa 3.400 stalli, le infrastrutture, i collegamenti, la logistica, i divertimenti e tutto ciò che diventerà un abbraccio fra calcio e FICO».
A proposito della sinergia con il Bologna: «Intanto è una bellissima idea. Dalla quale e con la quale poter sviluppare e creare una sorta di grande festa ad ogni avvenimento sportivo che si svolgerà nella FICO Arena. L’idea di abbinare calcio e parco agroalimentare prevede diversi “asset”. Il primo è la squadra di calcio, il Bologna; un altro è proprio FICO che metterà a disposizione tutto ciò per cui è considerata un’eccellenza nell’ambito dell’agroalimentare».
In sostanza, con biglietto o abbonamento si «entrerà anche a FICO potendo passare una giornata intera in quello che diventerà un grande polo d’attrazione, fra struttura nostra e calcio. È stata una bellissima idea perché anziché andare a costruire una cattedrale nel deserto, ecco che si valorizza una struttura già esistente abbinando sport e salute, quindi alimentazione».
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«Ciò che FICO è il parco indoor, ecco che la “FICO Arena”, con capienza di 16.000 spettatori, diverrà il polo outdoor di una struttura moderna e che sarà aperta a famiglie, bambini, tifosi del Bologna e no, anche turisti che abbiano voglia di vedersi una partita di Serie A», ha aggiunto Cigarini.
In chiusura, un pensiero sui piani dopo la fine del restyling del Dall’Ara: «L’impianto rimarrà ma verrà ridotto nella capienza. Servirà per concerti ma anche per le giovanili del Bologna e il calcio femminile, senza dimenticare una parte museale per il Bologna o lo store». E si chiamerà ancora FICO Arena: «Certo. Un bel nome. E continuerà ad essere un’estensione del Bologna».