Serie A, oggi assemblea su diritti tv e Superlega

Si terrà questa mattina in videoconferenza, in prima convocazione alle ore 10 e, se necessario, in seconda convocazione alle ore 12, l’assemblea di Lega Serie A che toccherà temi particolarmente…

Serie A YouTube in chiaro

Si terrà questa mattina in videoconferenza, in prima convocazione alle ore 10 e, se necessario, in seconda convocazione alle ore 12, l’assemblea di Lega Serie A che toccherà temi particolarmente importanti per i club del massimo campionato italiano.

All’ordine del giorno ci sono infatti le «trattative private diritti audiovisivi campionato di Serie A pacchetti dirette a pagamento per il territorio italiano – pacchetto 2 – stagioni sportive 2021/2022, 2022/2023, 2023/2024 (Operatori della Comunicazione)».

[cfDaznAlmanaccoCalcioPlayer]

Le trattative sono andate in scena nella giornata di ieri e, una volta ricevute le offerte, l’assemblea odierna potrà procedere all’assegnazione del pacchetto nel caso in cui le offerte siano ritenute soddisfacenti (anche al di sotto del prezzo minimo di 150 milioni annui), estendere la trattativa privata per ulteriori 30 giorni oppure dichiarare conclusa la procedura e lanciare in seguito un nuovo bando.

Secondo quanto appreso, Sky ha deciso di prendere parte alla corsa per l’ultimo pacchetto (difficile che ci siano proposte nettamente superiori agli 87,5 milioni di media già offerti), mentre Mediaset e Discovery non avrebbero presentato richieste per partecipare alla trattativa privata.

[cfDaznWidgetSerieA]

Tra i temi che saranno discussi in assemblea anche il «progetto Superlega: analisi degli eventi e delle conseguenze». Il tutto, dopo la lettera di 11 club che avevano chiesto la convocazione di una riunione per analizzare «i gravi atti posti in essere da Juventus, Milan e Inter e le relative conseguenze».

Sembra comunque difficile che le società possano proseguire con una causa nei confronti delle tre big del massimo campionato italiano, alla luce anche del fatto che la Superlega non ha effettivamente preso vita. In settimana, anche la Federcalcio inglese ha annunciato di aver avviato un’indagine sul tema.