Dopo anni di crescita continua nei ricavi e di bilanci in utile, il Manchester City torna a vedere rosso nel 2019/20. Gli effetti della crisi derivanti dall’emergenza Coronavirus si sono abbattuti anche sui Citizens, che hanno fatto registrare un rosso di 126 milioni di sterline nella scorsa stagione (poco più di 147 milioni di euro).
Dopo il fatturato record – al netto delle plusvalenze – di 535,2 milioni di sterline nel 2018/19, i ricavi del club sono calati a quota 478,4 milioni di sterline (quasi 560 milioni di euro). Una diminuzione legata soprattutto alla riduzione dei ricavi da matchday e dei ricavi da diritti televisivi.
Nel dettaglio, rispetto ai 253,2 milioni di sterline del 2018/19, i ricavi da diritti televisivi sono scesi a poco più di 190 milioni di sterline (67,2 milioni dalla UEFA e 123 milioni dalle altre competizioni). Il risultato è figlio anche dello slittamento di alcune partite oltre il 30 giugno 2020, data di chiusura dell’esercizio.
Per quanto riguarda i ricavi da matchday si è passati invece dai 55 milioni di sterline del 2018/19 ai 41,7 milioni di sterline dell’ultima stagione. Anche in questo caso il risultato è influenzato dall’assenza di pubblico negli stadi dopo l’esplosione della pandemia.
I costi sono stati pari a complessivi 641 milioni di sterline, in crescita rispetto ai 560,3 milioni di sterline della stagione precedente. Gli ammortamenti sono saliti ancora a quota 145 milioni, mentre i costi del personale, passati da 315,2 a 351 milioni di sterline. Il rapporto costi del personale-fatturato nella stagione 2019/20 è decollato a quota 73%, contro il 59% dell’esercizio precedente.
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Dopo cinque anni consecutivi di bilancio in utile, tuttavia, i Citizens hanno chiuso l’esercizio in rosso, con perdite per 126 milioni di sterline, in forte contrasto con i 10,1 milioni di sterline di utile al 30 giugno del 2019. Dal 2014/15 al 2018/19 il Manchester City aveva realizzato complessivamente un utile di 52,6 milioni di sterline, con il record di 20,5 milioni nella stagione 2015/16.