Sky in bilico tra rilancio e restare senza Serie A

“La piattaforma satellitare è obsoleta un po’ in tutto il mondo. E anche in Italia”. L’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi ha lanciato la sua frecciata, durante l’odierna conference call…

Nuova offerta Sky Sport

“La piattaforma satellitare è obsoleta un po’ in tutto il mondo. E anche in Italia”. L’amministratore delegato di Tim Luigi Gubitosi ha lanciato la sua frecciata, durante l’odierna conference call con gli analisti dopo la presentazione dei conti semestrali del gruppo telefonico. Una frecciata che i ben informati hanno inquadrato anche sul tema diritti tv della Serie A, in quello che sembra ora diventato uno scontro diretto con Sky.

Secondo gli osservatori, infatti, la decisione di Tim di schierarsi accanto a Dazn nella partita per trasmettere il campionato sembra anche una risposta all’invasione di campo di Sky nel settore delle telecomunicazioni con il lancio di Sky Wifi. La partnership tra il gruppo telefonico e la piattaforma streaming, di fatto, toglierebbe uno dei business principali di Sky, ovverosia la Serie A sul satellite, vero elemento entrale di tutta l’offerta della pay tv oggi di Comcast fin dai suoi primi anni.

Il resto potrebbe farlo l’eventualità (con Mediaset alla finestra) che la Serie A rimetta in vendita uno dei pacchetti legati ai diritti tv, quello cioè che contiene tre gare da trasmettere in co-esclusiva con Dazn (di cui una in chiaro) e per il quale, nella struttura attuale, Sky ha già offerto 70 milioni. Ma con la nuova conformazione (secondo alcune analisi potrebbe valere anche fino a 150 milioni, quindi 80 in più) potrebbe rientare nella partita anche Mediaset a cui non dispiacerebbe sfruttare l’opzione per rilanciarsi nel settore del calcio a pagamento in streaming, affiancando così le partite di Serie A alle 104 gare che trasmetterà per la Champions League in una offerta commerciale pay, oltre alle 16 gare del martedì di coppa in chiaro.

Chi rischia di rimanere con il cerino in mano è quindi Sky (tanto che anche qualche giornalista dell’emittente sembra già rassegnato): l’accoppiata Tim-Dazn e il ritorno di Mediaset sul calcio a pagamento potrebbero infatti togliere dalla disponibilità della pay-tv l’intera Serie A, mettendo fine a un rapporto quasi ventennale (Sky è nata nel 2003 dalla fusione tra Stream e Tele+) che ha visto l’azienda di Rogoredo principale partner della Lega. L’eventualità per mantenere almeno alcune gare del campionato, in questo caso, potrebbe essere quella della ritrasmissione (come avviene oggi con il canale Dazn), ma comunque senza avere la possibilità di intervenire sul prodotto in prima persona.

Ma Sky non molla, ovviamente. Perché da un lato punta comunque al pacchetto con le 3 gare in co-esclusiva con Dazn, vista la possibilità anche di sfruttare i propri canali in chiaro (Tv8 o Cielo) e potrebbe così alzare l’offerta fino intorno ai 150 milioni che la Lega valuta quel pacchetto, mentre dall’altro resta l’offerta da complessivi 750 milioni per trasmettere tutte le gare concedendo la coesclusiva su internete che aprirebbe la strada alla creazione del canale di Lega, con possibile incremento così dell’offerta intorno agli 820/830 milioni. Molto dipenderà anche dalla battaglia tra i club sulla trattativa coi fondi: l’assemblea di venerdì potrebbe portare novità.

Mediaset alla finestra sui diritti tv della Serie A