Primo semestre molto positivo per il Porto, nonostante la pandemia. L’utile netto di 34 milioni (rispetto al -51 milioni al 31 dicembre 2019) è infatti il miglior risultato di metà anno degli ultimi 10 anni. Come comunicato dai Dragoni, prossima avversaria della Juventus in Champions League, a supportare i conti del club portoghese siano stati i proventi dalle competizioni UEFA (55 milioni), i trasferimenti (43 milioni derivanti dalle cessioni tra gli altri di Fabio Silva al Wolvherampton, Telles allo United e Osorio al Parma) e i diritti televisivi (22,5 milioni). Sostanzialmente a zero, ovviamente, i proventi dalla biglietteria, considerando gli stadi chiusi.
Il merchandising si mantiene sui livelli dell’anno precedente (3,9 milioni), mentre i proventi dal reparto pubblicità registrano un calo (7,6 milioni contro i quasi 12 dello scorso anno).
Nel dettaglio, i ricavi del Porto nel primo semestre 2020/21 sono stati i seguenti:
- Merchandising 3,9 milioni (4,1 milioni nel 2019/20);
- Matchday 40mila euro (4,2 milioni);
- Ricavi Uefa 55,8 milioni (9,3 milioni);
- Diritti tv 22,5 milioni (18,1 milioni);
- Ricavi commerciali 7,6 milioni (11,9 milioni);
- Altri ricavi 4,7 milioni (3,8 milioni);
- TOTALE 94,7 MILIONI (52,4 milioni)
- Player trading 43,2 milioni (2,5 milion)
Oltre al bilancio in sé, la buone notizie riguardano anche la questione relativa al Fair Play Finanziario, per la quale la società portoghese è sotto osservazione dal 2017. Fernando Gomes, direttore finanziario del Porto, ha affermato: “Le cifre rafforzano la nostra convinzione che, alla fine di questa stagione, si creeranno tutte le condizioni per raggiungere l’adempimento inequivocabile dell’accordo con la Uefa, secondo i termini del regolamento del Fair Play Finanziario”. Si allontanano quindi le nuvole del FPF per i bianco-blu.