Serie A e FIGC in pressing dopo lo stop al Decreto Crescita

Decreto Crescita Dpcm – E’ scattato l’allarme rosso in Serie A. Una circolare dell’Agenzia delle entrate relativa al cosidetto “Regime speciale per lavoratori impatriati” ha infatti ufficialmente bloccato la…

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Decreto Crescita Dpcm – E’ scattato l’allarme rosso in Serie A. Una circolare dell’Agenzia delle entrate relativa al cosidetto “Regime speciale per lavoratori impatriati” ha infatti ufficialmente bloccato la norma relativa alle agevolazioni per gli sportivi professionisti.

Il Decreto Crescita del 2019 aveva infatti esteso la platea dei beneficiari del regime speciale per i lavoratori impatriati anche gli sportivi professionisti, con tassazione ridotta al 50% per i redditi da lavoratore dipendente per chi trasferisce la propria residenza in Italia dopo almeno due anni all’estero e impegnandosi a mantenere la residenza in Italia per almeno due anni.

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Una norma che ha agevolato alcune operazioni di mercato, da Lukaku ad Eriksen fino ad Arthur, De Ligt e Ibrahimovic (tutti con ingaggi particolarmente onerosi per le società). Tuttavia, la circolare in questione ha chiarito alcuni dettagli della norma, bloccando tra le altre cose anche l’effetto per gli sportivi professionisti.

Servirebbe un Dpcm attuativo per sbloccare la situazione, che spaventa i club, i quali dovrebbero eventualmente rimborsare l’Agenzia delle entrate. Alcuni, come Inter e Juventus hanno già accantonato la cifra a bilancio (rispettivamente 11 e 7 milioni), situazione che può aiutare dal punto di vista di conto economico ma per tante società rimane la problematica a livello di liquidità.

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La salvezza del calcio passerebbe quindi necessariamente per un Dpcm attuativo del presidente Giuseppe Conte. Per questo, già da ieri i leader della Lega Serie A e della FIGC, Paolo Dal Pino e Gabriele Gravina, sono in stretto contatto: a breve inizieranno un pressing politico per evitare che quella circolare determini il collasso del calcio italiano di vertice.