Il magnate ceco Daniel Kretinsky, presidente dello Sparta Praga, prossimo avversario del Milan in Europa League, ha tentato la scalata ai vertici di Foot Locker, ma il tentativo è stato respinto.
Kretinsky è un imprenditore e avvocato ceco, amministratore delegato e proprietario del più grande gruppo energetico dell’Europa centrale Eph (in trasparenza ha il 94%). Inoltre è anche azionista di Le Monde, il più prestigioso quotidiano a Parigi e dintorni, dopo che nel 2018 ha acquisito il 49% di Le Nouveau Monde, società che detiene una partecipazione nell’editrice della testata francese.
Secondo Forbes, il suo patrimonio è stimato in 2,8 miliardi di euro. In Italia si è vociferato di un suo interesse, sinora mai manifestato ufficialmente, prima per l’acquisto proprio del Milan, prossimo avversario del suo Sparta Praga, e poi per quello della Roma.
Come riporta MF-fashion, il Cda della catena di calzature e abbigliamento sportivo quotata a Wall Street, ha approvato una poison pill per proteggersi contro il rischio di essere scalata senza che gli azionisti di minoranza ricevano una adeguata compensazione per la perdita del controllo della società.
Una mossa strategica a difesa degli azionisti proprio contro Kretinsky che aveva messo nel mirino la maggioranza delle azioni Foot Locker. Vesa equity investment, veicolo dell’imprenditore ceco, aveva infatti accumulato il 12,2% delle azioni di Foot Locker e aveva in tasca un’autorizzazione ad arrivare fino al 50%.
La contromossa del colosso dell’abbigliamento sportivo attribuisce a ogni azionista il diritto che diventa esercitabile qualora un socio dovesse superare la soglia del 20% del capitale. L’esercizio del diritto, che consiste nel pagamento di un prezzo di esercizio, consente di sottoscrivere un numero di azioni il cui valore di mercato sia doppio della somma pagata.