“Credo che Dal Pino abbia fatto un buonissimo lavoro in questi mesi e penso possa essere opportuna e positiva una sua riconferma, se lui sarà disponibile”. Lo ha dichiarato il presidente del Torino, Urbano Cairo.
“Trattativa con i fondi alle battute finali? Direi di sì – ha proseguito il numero uno del club granata a “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento -. C’è stata una votazione all’unanimità e credo ci sia voglia da parte di tutti di cogliere questa opportunità non solo economica ma anche organizzativa per quanto riguarda la commercializzazione dei diritti tv in Italia e all’estero. In questo modo possiamo riprendere il cammino iniziato ma poi dilapidato negli ultimi otto anni: avere più soldi dai diritti tv vuol dire avere maggior risorse da investire in tutto il sistema”.
“Se potessimo avere 3-4 o anche 5 mila spettatori, circa un quinto della capienza del nostro impianto, sarebbe una cosa buona e di grande stimolo anche per i giocatori. Non che il calciatore non si impegni, ma sentire i tifosi ti dà qualcosa in più. Naturalmente va tutto ragionato sull’andamento della pandemia”, ha proseguito.
“Andrea Belotti è il simbolo del Toro, abbiamo molta stima e fiducia nel nostro capitano. L’obiettivo è di tenerlo con noi, ci apprestiamo a parlare con lui per un prolungamento di contratto. Ho grande fiducia in Marco Giampaolo, mai pensato neanche per un momento di licenziarlo. La sua mano si è vista ma ora bisogna tirare fuori la grinta che lui ha e che i giocatori devono vedere”.
“Di questi tempi il Toro è un po’ Jekill e Hyde, i primi tempi sono eccellenti e se ci fermassimo lì saremmo primi, però poi li perdiamo per strada. Ora l’ultimo passo è metterci la cattiveria positiva per arrivare fino in fondo in vantaggio. I due gol presi dalla Juventus erano a palla ferma, gol fotocopia: uno lo puoi prendere per errore ma il secondo no. Ho comunque molta fiducia in Giampaolo per portare a casa partite che sembrano arrivate in porto e poi non lo sono più”, ha concluso Cairo.