I giocatori Nba potranno essere inseriti nelle squadre nazionali e cosi’ partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 rinviate all’estate del 2021 causa la pandemia di Covid-19. I proprietari dei team e l’associazione dei giocatori Nba hanno concordato una stagione abbreviata (iniziera’ il 22 dicembre) per consentire ai giocatori di partecipare all’evento olimpico. L’annuncio e’ stato dato oggi dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach.
Sempre oggi intanto la Nba piange la scomparsa di Tom Heinsohn, leggenda dei Boston Celtics, morto all’età di 86 anni. Nella sua lunga e vincente carriera è stato il filo conduttore nei 17 titoli vinti dalla squadra del Massachussets dal 1957 fino all’ultimo datato 2008.
Quella tra Heinsohn e i Celtics è stata una lunga storia d’amore iniziata a metà degli anni ’50 quando da giocatore al fianco dei vari Bob Cousy e Bill Russell è stato uno dei volti dell’epoca d’oro dei successi di Boston: otto titoli Nba in nove stagioni, sei volte All-Star, nominato Hall of Famer nel 1986 con la sua maglia n°15 che da decenni campeggia sul soffitto del TD Garden. Per i più giovani invece Heinsohn ha rappresentato la voce e il volto del commentatore televisivo, analista esuberante e appassionato dalla personalità spesso straripante, grande conoscitore della storia e dei segreti dei Celtics.
Nel mezzo, Heinsohn si è anche accomodato sulla panchina della franchigia di Boston per quasi un decennio, raccogliendo due titoli Nba e quattro convocazioni all’All-Star Game da allenatore – completando nel migliore dei modi una carriera da vincente impossibile da replicare per chiunque.