Premier League, i club rinunciano alla tariffa pay-per-view

Premier League pay-per-view rinuncia – I club della Premier League si sono riuniti oggi in assemblea per risolvere la questione legata al prezzo delle partite trasmesse in pay-per-view (PPV), che…

Premier League pay per view

Premier League pay-per-view rinuncia – I club della Premier League si sono riuniti oggi in assemblea per risolvere la questione legata al prezzo delle partite trasmesse in pay-per-view (PPV), che ha scatenato l’ira dei tifosi, i quali hanno ritenuto il costo di £ 14,95 a partita estremamente eccessivo.

La prossima settimana verrà presa una decisione definitiva sull’inversione di marcia. Stando a quanto riporta il Times, durante l’assemblea odierna si è già raggiunto un  accordo per tornare a offrire le partite gratuitamente, almeno fino alla fine del 2020: le partite potrebbero essere offerte come parte di pacchetti esistenti o anche come gare in chiaro, come accaduto nel lockdown precedente.

Ora la Premier League dovrà discutere con i suoi principali partner, Sky e BT Sport, dato che le emittenti televisive non amano dover mostrare ogni partita agli abbonati senza alcun costo aggiuntivo.

Sempre secondo il tabloid inglese, è poco probabile anche che il sistema PPV venga rilanciato nel nuovo anno, e, se questo accadesse, sicuramente verrà fatto con una riduzione del prezzo, probabilmente a £ 9,95 per partita, se non addirittura a £ 7,50.

Una fonte vicina ai club ha spiegato che tutti i presidenti sono stati concordi nell’ammettere l’errore di fissare un prezzo così alto: “È stato un disastro per le pubbliche relazioni della Lega. Fissare il prezzo a £ 14,95 è stato un errore e ora stiamo andando di nuovo in lockdown, dobbiamo fare qualcosa per cambiarlo”, ha detto la fonte.

Nell’incontro di oggi si è discusso anche dell’ultima offerta della Premier League per aiutare le serie inferiori: 50 milioni di sterline alla League One e League Two e un impegno per iscritto ad aiutare qualsiasi club del campionato in difficoltà a causa della crisi del coronavirus.

La pressione politica spinge a trovare un accordo il prima possibile. In particolare il comitato per il digitale, la cultura, i media e lo sport ha convocato l’amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, e il presidente dell’EFL, Rick Parry.

Julian Knight, presidente del comitato, ha dichiarato: “Molte squadre di calcio stanno già affrontando un futuro precario, ma sono ulteriormente messe a rischio perché le autorità calcistiche che dovrebbero mostrare una vera leadership hanno raggiunto un punto di stallo. Il governo ha chiarito che non interverrà. Un accordo deve essere raggiunto prima che sia troppo tardi, la perdita di un club lascerà un vuoto nella sua comunità. Abbiamo convocato Masters e Parry la prossima settimana per rendere pubblico il loro caso nel tentativo di sbloccare la situazione di stallo tra Premier League ed EFL. Non si può andare avanti così”.