Giocare a tennis dopo il Dpcm: dove si può e dove no

Si può giocare a tennis dopo il Dpcm del 3 novembre? Il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, firmato dal premier Giuseppe Conte per…

Si può giocare a tennis dopo il Dpcm del 3 novembre (lockdown zone rosse arancioni)

Si può giocare a tennis dopo il Dpcm del 3 novembre? Il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, firmato dal premier Giuseppe Conte per contenere l’emergenza Covid-19 istituendo anche zone rosse a livello regionale, ha cambiato nuovamente le regole relativamente alla pratica degli sport.

Se fino al 4 novembre le regole in vigore sul territorio nazionale erano uguali per tutta Italia, a partire dal 5 novembre, con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm, al quadro regolamentare nazionale si sovrappone quello relativo alle regioni considerate zone rosse (grado di rischio 4) e arancioni (grado di rischio 3). Regole che, in base all’ultimo Dpcm, resteranno in vigore fino al 3 dicembre 2020.

Si può giocare a tennis dopo il Dpcm del 3 novembre? Le regole a livello nazionale

Il tennis è stato tra i primi sport a ripartire dopo il primo lockdown in quanto sport individuale, seppur giocabile anche in doppio.

Il Dpcm del 24 ottobre 2020 aveva poi impartito una prima stretta sulla pratica del tennis, consentendolo sì, ma solo in strutture e campi all’aperto.

Con il nuovo Dpcm, firmato da Conte il 3 novembre, il quadro regolamentare a livello nazionale non è mutato, anche se ha introdotto delle ulteriori restrizioni per le cosiddette zone rosse e arancioni.

A livello generale l’ultimo Decreto del presidente del consiglio dei ministri stabilisce che «sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi».

«Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre», si legge ancora nel testo del Dpcm, «l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l’uso di spogliatoi interni a detti circoli».

In linea generale, dunque, al di fuori delle zone rosse, dopo il Dpcm del 3 novembre, si può:

  • giocare a tennis ma solo in strutture e campi all’aperto
  • vietato invece l’utilizzo degli spogliatoi.

Si può giocare a tennis dopo il Dpcm del 3 novembre? Le regole nelle zone rosse

Nelle regioni considerate zone rosse, ovvero caratterizzate caratterizzate da «uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto», il Dpcm del 3 novembre 2020 ha vietato tutta «l‘attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati», indipendentemente se praticate all’aperto al chiuso.

Nelle regioni considerate zone rosse, dunque, non si può giocare a tennis dopo il Dpcm del 3 novembre nel periodo compreso tra il 6 novembre (data di entrata in vigore del Dpcm) fino al 3 dicembre 2020.

In questo periodo, inoltre, «sono altresì sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva».

«E’ consentito», invece, «svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale».