Premier, scontro con Sky e BT sulla tariffa del servizio pay per view

Premier scontro Sky BT – Prosegue lo scontro tra i vertici della Premier League e le emittenti televisive. Il dissidio è legato alle tariffe pay-per-view di £ 14,95 in arrivo…

Manchester City v Leicester City - Premier League

Premier scontro Sky BT – Prosegue lo scontro tra i vertici della Premier League e le emittenti televisive. Il dissidio è legato alle tariffe pay-per-view di £ 14,95 in arrivo questo fine settimana – le partite non selezionate per la copertura televisiva saranno trasmesse su Sky Sports o BT Sport Box Office a quasi £ 15 a partita. In questo modo ogni spettatore dovrà sborsare 283 sterline al mese per guardare tutte le partite della Premier League

Le parti rimangono in disaccordo su chi ha fissato la cifra. L’amministratore delegato della Lega inglese Richard Masters ha insistito sul fatto che la tariffa è stata “fissata” dalle emittenti Sky e BT. “Siamo ovviamente consapevoli del modello commerciale che è stato messo in atto e abbiamo avuto conversazioni sostanziali con BT e Sky su questo. Ma non possiamo fissare noi i prezzi. Le emittenti devono stabilire il prezzo dei propri prodotti. Questa è la legge”.

Il capo di BT, Marc Allera, ha invece spiegato: “Avevamo un prezzo che ci è stato suggerito dalla Premier League. Inoltre abbiamo anche un costo che ci fanno pagare per quelle partite. Certamente non stiamo ricavando somme significative da questo affare, stiamo praticamente coprendo i nostri costi. L’intento della Premier League con la decisione di far trasmettere queste partite era di far muovere soldi in alcuni club. È un buon intento, e questo si riflette sul costo che ci stanno addebitando, mentre il prezzo che addebitiamo riflette fondamentalmente la necessità per noi di coprire i nostri costi”.

E Allera ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è aiutare la Premier League e l’ecosistema del calcio, aiutandoli a spostare i soldi dove è necessario. Il nostro lavoro è solo quello di dare a quei tifosi che non possono andare negli stadi la possibilità di vedere quelle partite. Che si tratti di poche migliaia o poche centinaia di migliaia, sono soldi che tornano nel calcio e siamo lieti di fare la nostra parte in questo”.