«Il mio parere da un punto di vista squisitamente medico è che è indubbio che la riapertura degli stadi presenta delle situazioni e delle connotazioni di criticità e di potenziale rischio che non possono essere sottovalutate».
Lo afferma all’ANSA Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Cts, in merito alla questione della ulteriore riapertura degli stadi al pubblico.
«Dobbiamo essere un pò più cauti su un aspetto che è certamente importante nella vita sociale di tante persone che sono appassionate di calcio – ha sottolineato – ma che non è così imprescindibile come invece è la scuola. Quindi, personalmente andrei particolarmente cauto».
La cautela è necessaria «anche perchè non si fa riferimento solo al riempimento dei settori, ma vengono ad essere coinvolte pure altre situazioni sia in termini di trasporto, perchè evidentemente incrementare di molto il numero delle persone che vanno allo stadio vuol dire anche affollare potenzialmente mezzi pubblici, sia che pertengono ai percorsi di entrata e uscita dagli stadi», ha aggiunto.
«Naturalmente ne riparleremo – ha concluso Locatelli –, ma in generale la mia linea di principio è che le decisioni spettano a chi ha il compito e il mandato istituzionale per prenderle, ovvero ai ministri competenti, piuttosto che in un dialogo con i presidenti delle giunte regionali».