Milan, Suso e non solo: le plusvalenze dal 2015

Per i rossoneri le buone notizie non arrivano solo dal campo. L’ottimo rendimento espresso in campionato dalla ripresa in poi e i risultati ottenuti hanno messo in cassaforte la qualificazione…

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Per i rossoneri le buone notizie non arrivano solo dal campo. L’ottimo rendimento espresso in campionato dalla ripresa in poi e i risultati ottenuti hanno messo in cassaforte la qualificazione alla prossima Europa League. È un Milan, però, che si prepara all’ennesima rivoluzione in panchina con Rangnick che sarà il protagista del prossimo corso dei rossoneri.

La spada di damocle del Financial Fair Play obbliga il management a fare i conti con il bilancio, nonostante la UEFA abbia cambiato ed allentato i parametri del FFP per permettere ai club di far fronte alle perdite derivanti dall’emergenza Coronavirus.

Le buone notizie, come detto, non arrivano solo dal campo. La qualificazione del Siviglia alla prossima Champions League ha fatto scattare l’obbligo di riscatto per Suso da parte degli andalusi. Il prestito di 18 mesi è diventato acquisto a titolo definitivo grazie alla clausola inserita in sede di cessione nella trattativa dello scorso gennaio: resta solo da capire se la cessione verrà inserita dal Milan nel bilancio al 30 giugno 2020 o 2021.

Il costo storico dello spagnolo a bilancio era pari a 2.040.000 milioni di euro. Il classe ’93, infatti, era stato ingaggiato dal Liverpool nel gennaio 2015 sei mesi prima della scandenza naturale del suo contratto con i Reds. Un importo comunque esiguo considerato il valore del giocatore e la cessione realizzata.

Giocatore Costo storico VNC 30.06.2020 Cessione Plusvalenza
Suso 2.040.000 398.222 21.000.000 20.601.778

 

Milan plusvalenze, le cifre dal 2015

Quella che il Milan realizzerà con Suso è la maggiore plusvalenza dal 2015 ad oggi, poco più di 20 milioni di euro. Abbiamo, infatti, riportato le plusvalenze realizzate dei bilanci dal 31.12.2015 fino al 30.06.2019. A questa ricerca è stata integrata l’analisi realizzata nello scorso settembre relativa all’impatto dell’ultimo mercato estivo suoi conti dei rossoneri. Nella scorsa sessione le cessioni di Cutrone al Wolverhampton e di Djalò al Lille (nell’ambito dell’operazione Rafael Leao) hanno permesso di iscrivere rispettivamente 18 e 5 milioni di plusvalenze.

Bilancio Plusvalenze
31.12.2015 1.299
31.12.2016 12.185
30.06.2017 202
30.06.2018 35.956
30.06.2019 12.610
Totale 62.252

 

Nel caso in cui la cessione di Suso venisse inserita nel bilancio al 30 giugno 2020, il totale delle plusvalenze realizzate in questo esercizio dal Milan sarebbe quindi pari a circa 43 milioni di euro grazie alle cessioni dei soli Cutrone, Djalò e Suso. Una cifra che rappresenerebbe la più alta degli ultimi 5 esercizi e circa 2/3 del plusvalore totale realizzato dal 2015 al 2019. Un importante cambio di marcia in sede di mercato per i rossoneri che dà respiro ad un fatturato che dal 2011 al 2019 ha subito un decremento dell’11%.

Milan plusvalenze, i migliori affari dal 2015

Stagione Calciatore Squadra acquirente VNC Prezzo cessione Plus
2020 Patrick Cutrone Wolverhampton 18.000 18.000
2018 M’baye Niang 834 14.000 13.166
2018 Mattia De Sciglio 12.000 12.000
2019 Manuel Locatelli Sassuolo 81 12.000 11.919
2016 Stephan El Shaarawy AS Roma 5.905 13.000 7.095
2018 Gianluca Lapadula 7.626 13.000 5.374
2020 Djalò Lille 5.000 5.000
2016 Jeremy Menez Bordeaux 2.850 2.850
2018 Juraj Kucka 2.474 5.000 2.526
2018 Matteo Pessina 301 1.500 1.199

 

La classifica delle top 10 plusvalenze realizzate nel periodo selezionato mostra il buon lavoro svolto a livello di settore giovanile a dispetto dei risultati ottenuti con la Primavera. I tanti giovani lanciati in prima squadra hanno permesso di realizzare importanti ricavi per dare linfa al fatturato.

Il nuovo corso del Milan, con Rangnick alla guida e il progetto giovani talenti poggerà proprio sulla possibilità di ingaggiare calciatori a basso costo con l’opportunità di rivendita a prezzo maggiorato negli anni a seguire.

A differenze di tante squadre di Serie A, il Milan non era riuscito negli ultimi anni ad ottenere grossi ritorno dal player trading considerata la poca appettibilità di alcuni giocatori sul mercato e la volontà di non cedere determinati asset come per esempio Gigio Donnarummma. La cessione di Suso, e il calciomercato della scorsa sessione estiva, segnano un importante passo in avanti a livello manageriale anche per limitare le pesanti perdite a bilancio e nel prossimo Milan sarà decisivo non sbagliare le scelte della prossima campagna acquisti per poter continuare su questa strada.