Quanto può spendere ancora la Juve sul mercato? A poco meno di un mese dalla chiusura della sessione estiva della campagna trasferimenti 2019-2020 abbiamo fatto il punto sul calciomercato della società bianconera, partendo dagli impatti sul bilancio 2019-2020 delle operazioni in entrata e in uscita finora ufficializzate e realizzando poi un secondo scenario per tenere conto degli effetti dello scambio Cancelo-Danilo, che potrebbe essere ufficializzato a breve. Scenari che potrebbero avere impatti anche sull’andamento delle azioni Juventus.
Come già indicato nell’analisi sul budget per il mercato della Juventus, pubblicata lo scorso 23 luglio (CLICCA QUI PER LEGGERE LO STUDIO INTEGRALE) uno dei fattori che potrebbe influenzare le prossime mosse di mercato dei bianconeri è rappresentato dal rapporto tra costo della rosa (inteso come somma di stipendi lordi, ammortamenti e costo dei giocatori arrivati in prestito) e ricavi attesi.
Se tale rapporto, utilizzato anche da club come il Barcellona nelle proprie analisi, è compreso tra il 50 e il 70%, il costo della rosa è considerato economicamente sostenibile, se invece la percentuale sale sopra il 70% bisognerà pensare a vendere per realizzare plusvalenze e alleggerire la rosa da stipendi e/o ammortamenti troppo alti.
Sempre che la società non intenda deliberatamente di chiudere i conti con uno sbilancio tra ricavi e costi, per poi correggere il tiro negli esercizi successivi o procedere con cessioni nel mese di giugno.
Secondo le stime di Calcio e Finanza relative al calciomercato 2018-2019, in cui abbiamo ricompreso le plusvalenze realizzate nelle settimane precedenti il primo luglio, dal bilancio al 30 giugno 2019 della Juventus dovrebbe emergere un rapporto tra costo della rosa (345,26 milioni di euro) e ricavi (601,35 milioni, comprese 117,85 milioni di plusvalenze) pari al 57%.
Il calciomercato della Juventus 2018-2019 appare dunque “sostenibile”.
Vediamo ora quali potrebbero essere gli impatti delle operazioni in entrata e in uscita che avranno effetti sui conti del 2019-2020, tenendo conto anche dei benefici fiscali introdotti da Decreto Crescita.
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Quanto può spendere ancora la Juve sul mercato – Gli acquisti
Finora il chief football officer della Juventus, Fabio Paratici, ha portato a termine sette acquisti a titolo definitivo, per un investimento complessivo di 144,7 milioni di euro, i cui effetti economici si manifesteranno nel bilancio al 30 giugno 2020.
Gli acquisti finora ufficializzati sono riportati nella seguente tabella.
Quanto può spendere ancora la Juve sul mercato – Cessioni e plusvalenze
Sul fronte del mercato in uscita, in attesa che venga ufficializzato lo scambio con il Manchester City tra Cancelo e Danilo, l’unica operazione che avrà effetti economici tangibili sul bilancio al 30 giugno 2020 della Juve è la cessione di Moise Kean all’Everton per 27 milioni, che si tradurrà in una plusvalenza di 22,5 milioni sui conti della società bianconera.
Quanto può spendere ancora la Juve sul mercato – Il costo della rosa al 5 agosto 2019
Se il mercato si fosse chiuso alla data del 5 agosto 2019, il costo della rosa della Juventus per la stagione 2019-2020, inteso come somma di stipendi lordi, ammortamenti e costo dei giocatori in prestito, sarebbe di 415,14 milioni, in crescita di circa 70 milioni rispetto ai 345,26 milioni della stagione 2018-2019.
Il rapporto tra costo della rosa e ricavi per la stagione 2019-2020 dipenderà anche da quello che sarà il fatturato della Juventus in questa stagione.
Secondo le stime di Banca IMI nell’esercizio 2019-2020 il club presieduto da Andrea Agnelli dovrebbe avere ricavi caratteristici (al netto dunque delle plusvalenze) di circa 500 milioni, in crescita rispetto ai 460 milioni circa del 2018-2019 (stima di Calcio e Finanza).
Sulla base delle operazioni di mercato effettuate finora il rapporto tra costo della rosa e ricavi sarebbe pertanto del 79%. Un dato in peggioramento rispetto al 57% della stagione 2018-2019, e superiore alla soglia, considerata virtuosa, del 70%.
Quanto può spendere ancora la Juve sul mercato – Lo scambio Cancelo-Danilo
Secondo le ultime indiscrezioni di mercato, il passaggio al Manchester City di Cancelo e il contestuale arrivo di Danilo in bianconero sarebbe cosa fatta, anche se manca ancora l’ufficialità.
Secondo più fonti di stampa, la doppia operazione dovrebbe avvenire a queste cifre:
La Juventus venderà Cancelo al City per circa 60 milioni di euro, realizzando così una plusvalenza di 28,24 milioni nel bilancio 2019-2020. I bianconeri risparmieranno inoltre 5,55 milioni di ingaggio lordo, oltre a poter iscrivere a bilancio un minor ammortamento per 7,93 milioni.
Complessivamente dalla cessione del laterale portoghese la Juventus otterrà un beneficio sui conti di 41,72 milioni.
Danilo dovrebbe invece essere pagato al City 32 milioni di euro.
Il calciatore dovrebbe firmare un contratto di 5 anni da 4 milioni di euro netti a stagione. L’ammortamento dovrebbe essere pertanto pari a 6,4 milioni, cui si aggiunge uno stipendio lordo (calcolato tenendo conto dei benefici fiscali previsti dal Decreto Crescita) di 6,08 milioni.
Complessivamente l’acquisto di Danilo avrà un peso sul blilancio della Juventus al 30 giugno 2020 di 12,48 milioni.
Quanto può spendere ancora la Juve sul mercato – Il costo della rosa dopo scambio Cancelo-Danilo
Tenendo conto anche dello scambio Cancelo-Danilo, il costo della rosa della Juventus non dovrebbe discostarsi molto da quello stimato nel precedente scenario. Tra lo scenario A e quello B (che include lo scambio con il City) c’è una differenza negativa di circa 1 milione.
Quello che cambia è l’impatto sui ricavi. La plusvalenza che la Juve realizzerà con la cessione di Cancelo andrà a far crescere i ricavi del 2019-2020, contribuendo così a ridurre l’incidenza del costo della rosa sul fatturato.
Secondo le stime di Calcio e Finanza, dunque, l’incidenza del costo della rosa della Juventus sui ricavi attesi dovrebbe attestarsi al 75%, ancora al di sopra della soglia del 70%.
E’ dunque evidente che per portare tale indicatore ai livelli del 2018-2019 la Juventus ha la necessità di procedere con una o più cessioni per realizzare ulteriori plusvalenze e per alleggerire il costo della rosa di ingaggi e ammortamenti particolarmente onerosi.
In questo senso un’eventuale cessione di Paulo Dybala, supponiamo per 80 milioni, potrebbe servire a raggiungere questo risultato.
Considerando che l’attaccante argentino ha un valore residuo di bilancio di 16,65 milioni, una cessione ad 80 milioni comporterebbe una plusvalenza di oltre 63 milioni. A questa si aggiungerebbe il risparmio sull’ingaggio lordo (12,95 milioni) e il minore ammortamento a bilancio (5,55 milioni).
Un’operazione in uscita a questi valori contribuirebbe a far scendere l’incidenza del costo della rosa sui ricavi attesi al 64%. Difficile dunque attendersi altri colpi onerosi in entrata (Lukaku? Icardi?) senza procedere ad altre cessioni (Higuain? Mandzukic? Rugani?) oltre a quella della Joya.