Proseguono sotto traccia i dialoghi tra il Milan e Mino Raiola per il rinnovo di Donnarumma. Il contratto del giovane, sulla carta d’identità, portiere del Milan è in scadenza a giugno 2021 e l’obiettivo di entrambe le parti è quello di trovare un intesa per il prolungamento prima del prossimo autunno, in modo da non arrivare troppo vicini a gennaio, mese dal quale il numero uno dei rossoneri sarebbe libero di trattare e accasarsi con un altro club a parametro zero.
I dialoghi tra i dirigenti rossoneri, in particolare Gazidis, e il superagente di Gigio proseguono per trovare la giusta quadratura che accontenterebbe tutti. La certezza è che Milan e Donnarumma si desiderano a vicenda. Lui vuole restare e non ne fa mistero con chi lo frequenta. Il club lo considera un elemento imprescindibile e ha la volontà di trattenerlo, come testimonia la forte presa di posizione di Maldini nel prepartita con la Roma: «Il Milan ha il dovere di provare a trattenere un giocatore importante come Donnarumma, che è un simbolo e per me il migliore portiere al mondo».
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Come riporta la Gazzetta dello Sport, si parla di un prolungamento di due stagioni, quindi fino al 2023, con un ingaggio-base che sarebbe inferiore agli attuali 6 milioni netti, ma potrebbe anche superarli in base ai bonus. Se, in altre circostanze, i bonus infatti sono un semplice «di più» per impreziosire un accordo, in questo caso diventano fondamentali perché sono quelli che compenserebbero la cifra complessiva. In questo senso diventano fondamentali il progetto e i risultati sportivi, perché in assenza della Champions le strade a quel punto inevitabilmente si separerebbero.
Per non rendere prigioniero il portiere si parla dell’introduzione nel contratto di una possibile clausola che potrebbe valere solo per l’ultimo anno, oppure potrebbe essere attivata fin da subito, con una cifra a scendere anno dopo anno.