Contributo a fondo perduto ASD SSD – Sport dilettantistico, sì al contributo ma con partita Iva e calo dell’attività commerciale ad aprile. Come riporta il Sole 24 Ore, l’agevolazione per l’articolo 25 del decreto Rilancio risulta applicabile non solo alle realtà profit ma anche agli enti non commerciali, aspetto chiarito sia dalla relazione illustrativa e, da ultimo, dalla circolare n. 15/E dello scorso 13 giugno.
Una circolare che amplia l’elenco dei soggetti ammessi anche agli enti non commerciali, inclusi enti del Terzo settore e enti religiosi, in relazione all’attività commerciale svolta: via libera quindi anche alle ASD, purché munite di partita Iva e limitatamente alle attività commerciali.
Contributo a fondo perduto ASD SSD, le condizioni richieste
Sono due le condizioni richieste per l’accesso all’agevolazione:
- ammontare dei compensi o ricavi non superiori a 5 milioni di euro
- un calo del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 di almeno due terzi rispetto ad aprile 2019.
Per quanto riguarda i compensi o ricavi, l’Asd dovrà far riferimento al campo indicato in dichiarazione, che varia a seconda del regime adottato (contabilità ordinaria, semplificata, pubblica o regime forfetario ex articolo 145 Tuir).
Contributo a fondo perduto ASD SSD, il fatturato
Per quanto riguarda il fatturato, l’Asd dovrà considerare le operazioni eseguite nel mese di aprile che hanno partecipato alla liquidazione periodica di aprile 2019 rispetto allo stesso ad aprile 2020, oltre ai corrispettivi relativi alle operazioni effettuate negli stessi mesi ma non rilevanti ai fini Iva.