Dalla B alla Champions: Atalanta, 10 anni di Percassi

“Siamo partiti dalla B per arrivare alla Champions, una cosa inimmaginabile, il non plus ultra. Abbiamo rilanciato l’azienda facendo un bel lavoro”. Antonio Percassi celebra così il suo decennale per la…

Patrimonio Percassi

“Siamo partiti dalla B per arrivare alla Champions, una cosa inimmaginabile, il non plus ultra. Abbiamo rilanciato l’azienda facendo un bel lavoro”. Antonio Percassi celebra così il suo decennale per la seconda avventura come presidente dell’Atalanta (la prima dal 1990 al 1994).

Calciatore prima, presidente poi, Percassi è riuscito a portare i nerazzurri lì dove nessuno era riuscito, tra le migliori 16 squadre d’Europa, partendo addirittura dalla Serie B. Dieci anni vissuti come il calcio di Gasperini, alla massima intensità. Subito la promozione, poi qualche annata tra metà classifica e zona salvezza.

Fino all’avvento in panchina, appunto, del tecnico ex Genoa, sotto la cui guida l’Atalanta si trasforma in una big: quarto posto nel 2016/17 con Europa League, poi la corsa fino ai sedicesimi della competizione, la semifinale in Coppa Italia e una nuova qualificazione in Europa con il 7° posto in Serie A nel 2017/18, il 3° posto con finale di Coppa Italia nel 2018/19 con qualificazione in Champions e la splendida cavalcata in Europa fino ai quarti nella stagione in corso, con conferma finora del quarto posto in campionato. Una crescita per step, ma che sta portando l’Atalanta a confermarsi tra le big in Italia, senza dimenticarsi dello stadio, con la restrutturazione del Gewiss Stadium che si concluderà il prossimo anno.

Atalanta e i 10 anni di Percassi, il bilancio

Una crescita evidente anche a livello economico. Tralasciando il primo bilancio, chiuso al 31 dicembre 2010 con soli sei mesi di esercizio (in quanto l’Atalanta ha subito cambiato data di chiusura del bilancio spostandola da giugno a fine anno), il fatturato è quasi quintuplicato dal 2011 al 2019, passando da 37,9 a 188,6 milioni, record per la società e sesto fatturato in Serie A.

A spingere la crescita sono state senza dubbio le plusvalenze e il player trading. Dal 2010, l’Atalanta ha registrato 207 milioni di plusvalenze su 891 milioni di euro di ricavi complessivi, pari quindi a circa il 23,3%: fattore fondamentale come tutti i club, ma la capacità per i nerazzurri è stata quella anche di sfruttare il proprio settore giovanile. Aspettando la chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2020, con i 34,9 milioni di plusvalenza derivanti dal solo affare Kulusevksi alla Juventus.

L’IMPATTO DELLE PLUSVALENZE A BILANCIO
Bilancio Plusvalenze Fatturato %
2010* 8.333.780 20.154.633 41,35%
2011 2.773.994 37.930.297 7,31%
2012 12.361.859 59.641.479 20,73%
2013 14.662.940 63.306.558 23,16%
2014 14.217.720 61.207.903 23,23%
2015 23.270.300 74.340.060 31,30%
2016 22.472.637 83.088.547 27,05%
2017 46.685.266 147.696.647 31,61%
2018 24.231.467 155.740.626 15,56%
2019 38.753.413 188.621.277 20,55%
TOTALE 207.763.376 891.728.027 23,30%
Fonte: elaborazione CF su bilanci Atalanta Bergamasca SpA
Dati in euro
*bilancio di 6 mesi

 

Non è un caso, quindi, se le prime cinque plusvalenze siano riferite a giovani usciti dal settore giovanile nerazzurro come Kulusevksi, Gagliardini, Conti e Caldara oltre a Kessie, scoperto e lanciato in Primavera dall’Atalanta. E, tra le prime 10 plusvalenze dell’era Percassi, troviamo anche Bastoni, Gabbiadini e Grassi, altri prodotti del vivaio bergamasco.

LE PLUSVALENZE A BILANCIO
Calciatore Ceduto a Plusvalenza
Kulusevski Juventus 34.901.000
Gagliardini Inter 20.400.217
Conti Milan 20.376.893
Kessie Milan 17.275.728
Caldara Juventus 14.872.787
Cristante Roma 11.897.908
Bastoni Inter 10.599.999
De Roon Middlesbrough 9.270.833
Gabbiadini Juventus 8.500.000
Grassi Napoli 8.428.946

Plusvalenze e non solo, dicevamo, perché un impatto negli ultimi anni è arrivato anche dai vari bonus e prestiti onerosi, per citare altre due fonti di ricavi relativi al mercato. Tanto che, rispetto alle plusvalenze, in questi 10 anni dal mercato sono arrivati ulteriori 80 milioni: il player trading è valso così 289 milioni, pari a circa il 32,5% del fatturato complessivo.

L’IMPATTO DEL MERCATO A BILANCIO
Bilancio Ricavi player trading Fatturato Impatto %
2010* 8.451.086 20.154.633 41,93%
2011 3.004.983 37.930.297 7,92%
2012 12.413.564 59.641.479 20,81%
2013 14.843.205 63.306.558 23,45%
2014 16.780.735 61.207.903 27,42%
2015 25.356.383 74.340.060 34,11%
2016 22.723.637 83.088.547 27,35%
2017 64.465.540 147.696.647 43,65%
2018 68.886.757 155.740.626 44,23%
2019 52.199.577 188.621.277 27,67%
TOTALE 289.125.467 891.728.027 32,42%
Fonte: elaborazione CF su bilanci Atalanta Bergamasca SpA
Ricavi: plusvalenze+incassi prestiti+gestione giocatori
Dati in euro
*bilancio di 6 mesi

 

Rispetto alle plusvalenze, quindi, cambia anche la classifica dei migliori affari in uscita: Kulusevksi tuttavia resta l’affare più redditizio, grazie anche al milione di euro per il prestito.

LE CESSIONI A BILANCIO
Calciatore Ceduto a Ricavi totali
Kulusevski Juventus 35.901.000
Bastoni Inter 33.599.999
Kessie Milan 29.275.728
Gagliardini Inter 28.900.217
Cristante Roma 24.897.908
Conti Milan 22.876.893
Caldara Juventus 18.872.787
Petagna Spal 12.391.792
De Roon Middlesbrough 10.270.833
Gabbiadini Juventus 8.500.000

Atalanta e i 10 anni di Percassi, gli acquisti

Plusvalenze che hanno permesso anche, con il passare degli anni, di alzare il livello degli acquisti sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico che economico. Basti pensare che nel 2019 sono arrivati giocatori come Muriel e Malinovskyi per oltre 30 milioni di euro, oltre al riscatto di Zapata per 12 milioni.

GLI ACQUISTI A BILANCIO
Calciatore Acquistato da Costo
Muriel Siviglia 20.143.250
De Roon Middlesbrough 15.110.526
Malinovskyi Genk 13.608.714
Zapata Sampdoria 12.000.000
Masiello Bari 7.000.000

 

Una spesa sul mercato che ha portato a far crescere anche il costo della rosa a bilancio, mantenendo comunque i costi in equilibrio. Sempre escludendo i soli sei mesi dell’esercizio 2010, l’Atalanta è passata da spendere 27,8 milioni tra stipendi e ammortamenti dei calciatori (pari al 73,5% del fatturato) fino a 82,2 milioni nel bilancio chiuso lo scorso 31 dicembre 2019 (pari al 43,6% del fatturato).

IL COSTO DELLA ROSA A BILANCIO
Bilancio Compensi calciatori Ammortamenti Costo rosa Fatturato Impatto %
2010 6.404.767 4.614.370 11.019.137 20.154.633 54,67%
2011 18.704.529 9.178.462 27.882.991 37.930.297 73,51%
2012 26.762.058 7.438.668 34.200.726 59.641.479 57,34%
2013 25.299.070 9.198.322 34.497.392 63.306.558 54,49%
2014 25.811.172 8.926.220 34.737.392 61.207.903 56,75%
2015 25.355.240 11.968.658 37.323.898 74.340.060 50,21%
2016 27.663.734 11.852.930 39.516.664 83.088.547 47,56%
2017 35.505.728 19.900.859 55.406.587 147.696.647 37,51%
2018 34.497.907 30.658.632 65.156.539 155.740.626 41,84%
2019 50.906.494 31.346.324 82.252.818 188.621.277 43,61%

 

Atalanta e i 10 anni di Percassi, gli utili

Mai spese pazze, quindi, per il club bergamasco. Che negli ultimi anni, complice il salto di qualità grazie ai ricavi europei, si è garantito anche utili rilevanti a bilancio: in 10 bilanci sono stati solo quattro gli esercizi chiusi in rosso, con un risultato netto complessivo positivo per 59,7 milioni di euro.

Bilancio Utili
2010* 103.128
2011 -10.918.220
2012 -2.155.308
2013 10.187
2014 -2.813.004
2015 -1.906.880
2016 256.916
2017 26.682.658
2018 23.958.355
2019 26.497.451
TOTALE 59.715.283

 

Gli ultimi quattro esercizi, chiusi consecutivamente in positivo, hanno garantito un utile complessivo pari a 77,4 milioni di euro, che ha rafforzato il patrimonio netto della società bergamasca, pari a 77,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Atalanta e i 10 anni di Percassi, lo stadio

La capacità di generare utili ha portato l’Atalanta ad avere anche la possibilità di investire dal punto di vista infrastrutturale. Così, l’8 agosto 2017 il club ha acquistato dal Comune di Bergamo lo stadio comunale per il prezzo complessivo di 8,6 milioni di euro. La scelta dell’Atalanta è stata quella di investire in una ristrutturazione pressoché totale, per dare alla luce il nuovo Gewiss Stadium nel 2021. Intanto, infatti, il club ha anche venduto i namingh rights, con contratto di sei anni.

I lavori sono iniziati dalla Curva Nord (inaugurata lo scorso ottobre), proseguiranno a breve con i lavori per la Ubi nel 2020 e si concluderanno nel 2021 con la ricostruzione della Curva Sud e con il parcheggio interrato. Un investimento da complessivi circa 35 milioni di euro (a bilancio il valore degli investimenti negli immobili è pari a 37 milioni), con circa 13,5 milioni già versati dalla capogruppo Atalanta BC Spa alla controllata Stadio Atalanta, che si occupa appunto della costruzione dell’impianto. Un nuovo passo importante nell’era Percassi, per provare a continuare a tenere l’Atalanta tra le big in Italia e in Europa.