USA, occhi su un club di Premier per ricreare il modello CFG

Gli Stati Uniti guardano al calcio europeo e in particolare alla Premier League, con l’obiettivo di creare una holding globale che comprenda club e academy. L’idea nasce dall’investitore americano Joseph…

Premier League

Gli Stati Uniti guardano al calcio europeo e in particolare alla Premier League, con l’obiettivo di creare una holding globale che comprenda club e academy. L’idea nasce dall’investitore americano Joseph DaGrosa e dal suo socio in affari Hugo Varela.

Stando a quanto riportato da Forbes, con l’emergenza Coronavirus DaGrosa ha intravisto l’opportunità per rilevare delle società con una riduzione del 50% -70% dell’investimento necessario in condizioni di mercato normali.

DaGrosa è presidente della GACP Sports, società con sede in Florida che a dicembre ha ceduto il Bordeaux, 13 mesi dopo aver rilevato il club. Il gruppo possiede anche Soccerex, il maggior organizzatore mondiale di conferenze sul calcio. «Da un punto di vista macro, crediamo che il calcio a lungo termine sia un grande investimento», racconta DaGrosa in un’intervista a Forbes.

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«È un momento particolarmente opportuno, dato quello che è successo a causa del Coronavirus e dei suoi effetti sull’industria calcistica globale. Pensiamo che in molti casi alcuni club faranno fatica a sopravvivere e ci saranno possibilità di acquisire società forti in termini di prestazioni sul campo, ma che sono finanziariamente in difficoltà», aggiunge DaGrosa.

«Allo stesso modo – aggiunge –, c’è l’opportunità di acquisire alcuni giocatori di livello mondiale a un prezzo minore di quello che altrimenti costerebbero». In sostanza, l’obiettico di DaGrosa e Varela è quello di «ricreare i migliori aspetti del City Football Group» nella loro piattaforma, Kapital Football Group.

L’idea è quella di partire da un club forte, idealmente una società di Premier League, al quale unire da tre a cinque club satellite e fino a 10 academy in Asia, Africa e Sud America. «Ogni club crescerà e avrà successo individuale da solo. Possiamo trarre vantaggio dalla condivisione di informazioni, come scouting e pubblicità», ha detto DaGrosa.

A causa della difficoltà di agganciare un club tra le Big Six, gli investitori spiegano che si potrebbe partire da «un club a metà classifica e crescere da lì. In definitiva, vogliamo costruire una piattaforma che si presti a diventare pubblica a un certo punto», ha aggiunto.

«L’intera chiave qui – conclude DaGrosa – è quella di avere forza dopo le acquisizioni iniziali per costruire team di livello mondiale in un momento in cui non molte altre persone stanno investendo. In pratica si tratta di attaccare quando il resto del mondo gioca in difesa».