Le squadre della Liga si preparano al ritorno in campo per gli allenamenti dopo l’interruzione causata dalla pandemia. La ripresa del campionato è prevista per la metà di giugno, ma la possibilità di allenarsi, anche se in piccoli, è un segnale già di per sé positivo per le squadre e per la Spagna. Un principio di ritorno alla normalità giugno.
Al Camp Nou hanno tagliato l’erba del campo e l’hanno rinforzata per preparare il terreno di gioco a partite ravvicinate e condizionate dalla calura estiva. Il centro tecnico di San Joan Despì ha passato l’ispezione sanitaria e oggi i giocatori del Barça faranno i tamponi, come riporta la Gazzetta dello Sport. Anche i rivali del Real Madrid oggi effettueranno i test. Il centro tecnico Valdebebas, chiuso d’urgenza il 12 marzo scorso ha superato la valutazione dell’idoneità sanitaria, prevista dal protocollo redatto appositamente per la ripresa e approvato dal Consejo Superior de Deportes. Il protocollo stabilisce anche che i giocatori potranno allenarsi solamente in 6 alla volta e separatamente sul terreno di gioco.
Non tutti concordano con la ripresa. I giocatori dell’Eibar si sono esposti, sottolineando che tornare a giocare, secondo loro, è pericoloso: «Abbiamo paura a riprendere un’attività che non ci permette di rispettare la prima raccomandazione di tutti gli esperti: il distanziamento tra le persone. Ci spaventa che per fare la cosa che più ci piace, rischiamo di contagiare e infettare i nostri familiari e amici, oltre a contribuire a una nuova esplosione della pandemia con le terribili conseguenze che questo comporterebbe per tutta la popolazione.
La risposta della Liga non si è fatta attendere: «Si rischia di più andando in farmacia o al supermercato che andandosi ad allenare» ha detto il presidente Tebas.