E’ stata confermata in via definitiva la sentenza di squalifica per otto anni inflitta ad Alex Schwazer. Il Tribunale federale svizzero – la più alta carica giuridica elvetica – ha respinto la richiesta di annullamento della squalifica inoltrata nell’autunno del 2019.
Si spengono così le speranze di Alex Schwazer di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, posticipate al 2021. L’atleta si era rivolto al Tribunale per cercare una riduzione o addirittura l’annullamento della squalifica di otto anni inflitta nell’agosto del 2016 per recidività al doping.
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Questa decisione ha tuttavia sentenziato che la vicenda è definitivamente chiusa. La motivazione formulata dai giudici elvetici è l’assenza di novità a seguito della sentenza del dicembre scorso che aveva bocciato la richiesta di sospensione richiesta da Schwazer attraverso i suoi legali altoatesini Brandstaetter e Tiefenbrunner, che si erano appoggiati allo studio del legale ticinese Riccardo Rigozzi.
Come ha sostenuto Sandro Donati, allenatore dell’ex marciatore altoatesino, l’atto di clemenza «potrà essere eventualmente concesso dal presidente del Comitato Olimpico Internazionale».