Il calcio europeo sta cercando di capire quale sarà il destino della stagione 2019/20. Paesi come Belgio, Olanda e Francia – PSG ufficialmente incoronato vincitore della Ligue 1 – hanno già deciso che strada intraprendere, mentre gli altri top campionati lavorano a soluzioni per proseguire.
Oggi sarà una giornata importante, perché in Premier League arriverà il voto dei club sul prosieguo della stagione. Una decisione che influenzerà inevitabilmente anche Bundesliga – decisioni rinviate al 6 maggio, ma l’obiettivo resta il ritorno in campo il 16 maggio – Liga e Serie A.
Come scrive La Repubblica, lo stop in Inghilterra non incontra il favore delle società più ricche, che hanno un piano serrato per concludere la stagione in sole 6 settimane. La gran parte dei calciatori, al contrario, non sarebbe favorevole.
Sullo sfondo di uno stop si stagliano diversi risvolti economici e giuridici: dai contratti coi calciatori, al taglio degli stipendi, passando per i diritti tv. I problemi legali, in caso di ripresa, si possono attenuare soltanto se i tornei nazionali si chiudono al massimo entro fine luglio e se Champions ed Europa League si giocano entro il 29 agosto.
Non rimane dunque che attendere. Oggi anche la Serie A si ritroverà in videoconferenza. Sul tavolo diversi temi, il più “sentito” dai club sarà quello dei «rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021». Bisognerà capire se la Lega riuscirà a trovare un punto d’incontro con Sky, DAZN e IMG sul pagamento dell’ultima fetta dei diritti, o se le parti rimarranno ferme sulle proprie posizioni.