Renzi: «Non possiamo delegare tutto alla comunità scientifica»

«Non possiamo delegare tutto alla comunità scientifica. Non possiamo pensare di chiedere a un virologo di come combattere la disoccupazione. Tocca alla politica affrontare la nuova divisione, quella tra garantiti e non…

Matteo Renzi

«Non possiamo delegare tutto alla comunità scientifica. Non possiamo pensare di chiedere a un virologo di come combattere la disoccupazione. Tocca alla politica affrontare la nuova divisione, quella tra garantiti e non garantiti».

Lo ha detto il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi, nel suo intervento in Senato di fronte al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

«Da circa due mesi», ha osservato Renzi, «60 milioni di italiani sono in uno stato che ricorda il regime degli arresti domiciliari. Nessuno però le ha chiesto di riaprire tutto. Chi lo dicesse andrebbe ricoverato. Noi le abbiamo proposto una riapertura graduale che non sia sottovalutazione del virus»

«Tutti noi abbiamo paura del virus», ha aggiunto l’ex presidente del Consiglio, «Chi ha un posto di lavoro o uno stipendio vive con preoccupazione ma sa di poter reggere. Ci sono invece tanti italiani che non sono in queste condizioni. Le chiediamo di avere uno sguardo più ampio sul fronte economico».

Renzi si è soffermato poi sull’utilizzo del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri quale strumento per emanare i provvedimenti relativi all’emergenza sanitaria.

«Non può essere il Dpcm a dire se un’amicizia è vera, se un rapporto d’amore è saltuario o duraturo. Se no stiamo nello Stato etico».

Infine il numero uno di Italia Viva ha lanciato un ultimatum al Governo: «Siamo a un bivio. Lei è stato bravo a rassicurare gli italiani. Ma in questa fase due non basta. Si possono inseguire le dirette Facebook o seguire i dati statistici sulla disoccupazione. Io vorrei che lei desse un occhio in più ai dati Istat e uno meno ai sondaggi. Tocca a lei decidere, se ci vuole ci siamo per fare le cose che servono agli italiani. Se sceglie la strada populista non avrà al fianco Italia viva, se sceglie la politica saremo lì ad aspettarla»