Tempi e “disuguaglianze”: dubbi della Serie A sul 18 maggio

Il testo del nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire dal prossimo 4 maggio individua nel 18 maggio la data utile per la ripresa degli allenamenti collettivi. Il calcio…

pallone Serie A

Il testo del nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire dal prossimo 4 maggio individua nel 18 maggio la data utile per la ripresa degli allenamenti collettivi. Il calcio dunque – a differenza degli sport individuali, la cui ripresa è fissata per il 4 maggio – dovrà ancora attendere prima di poter ripartire.

Per la Lega Serie A si tratta di un’incongruenza che – spiega La Gazzetta dello Sport – può finire per penalizzare i calciatori che in questo modo avrebbero un diritto “minore” rispetto a quello di altri colleghi professionisti.

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Secondo la Lega di A, le condizioni e le tempistiche della ripresa dovrebbero essere uguali per tutti. Non è escluso che nei prossimi giorni questo punto di vista sia nuovamente sottoposto all’attenzione del governo. I club devono infatti muoversi per tempo per riconvocare i propri tesserati, specie chi si trova all’estero.

Resta poi un altro interrogativo per i club: il 18 del prossimo mese l’intera squadra potrà essere accolta al centro sportivo, o servirà scaglionare i giocatori in piccoli gruppi? A questa domanda proverà a rispondere il Comitato tecnico scientifico del governo, che oggi tornerà a riunirsi con Spadafora. O magari sarà un tema rimandato ai prossimi appuntamenti.

Quando il protocollo della commissione del governo sarà pronto verrà inviato alla Figc, che dovrà accogliere le correzioni. La definizione delle date degli allenamenti influirà poi anche su quella della ripresa della stagione agonistica.

La Serie A confidava nella ripartenza con qualche giorno d’ anticipo, sempre con la condizione necessaria di rispettare i più rigidi protocolli medici. Ritrovarsi per la prima volta tra tre settimane esatte determina un possibile spostamento in avanti anche del nuovo via della stagione 2019/20.

Il weekend ipotizzato per giocare era quello del 6-7 giugno, ma ora potrebbe servire qualche giorno in più. Si pensa a mercoledì 10, oppure al successivo weekend, quello del 13-14 giugno. In quest’ ultimo caso il calendario dovrà distribuire in un mese e mezzo i turni rimasti, ricordando l’invito della UEFA a considerare formule riviste (magari playoff-playout o altre situazioni), ma da comunicare entro il 25 maggio.