Le società di Serie A sembrano ormai sempre più convinte di voler fare il possibile per tornare in campo e concludere la stagione, ma per poterlo fare è necessario che si possa riprendere la preparazione e anche i centri sportivi delle squadre siano attrzzati. A Cagliari sembra tutto ormai pronto. La posizione del club rossoblu è nota: il presidente Tommaso Giulini non si è mai schierato a favore o contro la ripresa, ma si è limitato a descrivere eventuali lati negativi e positivi. Sottolineando la necessità di un protocollo chiaro e utile a tutelare la salute di atleti e la sicurezza del territorio.
La situazione logistica è favorevole: il centro sportivo di Assemini è stato già utilizzato in passato per ospitare i ritiri della squadra. Ed è quindi eventualmente attrezzato per la possibile “clausura” dell’ultima tranche di torneo. I giocatori, tranne Olsen, Walukiewicz e Pellegrini, sono tutti a Cagliari in attesa delle convocazioni
. A loro è stato assegnato un programma di lavoro e i loro allenamenti sono seguiti a distanza anche da Walter Zenga, l’allenatore che ha sostituito Rolando Maran ma che non ha ancora potuto esordire sulla panchina rossoblu. Sotto il profilo strettamente sportivo la squadra, reduce dalla sconfitta interna con la Roma costata il posto a Maran, ha come obiettivo quello di raggiungere al più presto la quota salvezza e cercare di arrivare più in alto possibile anche per onorare il centenario e il mezzo secolo dalla conquista dello scudetto. Da non trascurare però, come hanno sottolineato anche gli esperti, l’aspetto psicologico, oltre alle condizioni fisiche dopo un periodo di fermo così lungo, ma questo è un problema che coinvolge un po’ tutte le squdre.