Il presidente della Figc Gabriele Gravina interviene anche sul tema scudetto, in una lunga intervista a Repubblica.
«Assegnare lo scudetto? Può farlo solo il Consiglio federale, ma la posizione della Juve è apprezzabile: anche per me lo scudetto si conquista sul campo», le parole del numero uno della Federcalcio.
«Aiuti da Fifa e Uefa? Ci è arrivata da poche ore la richiesta da parte della Fifa di indicare danni e impatto socio-economico del virus sul nostro mondo. Con le altre federazioni abbiamo lanciato un grido d’ allarme e la Fifa ha messo in campo risorse importanti. L’Uefa ci ha rappresentato di avere suoi problemi, avendo perso le risorse derivanti da un torneo come l’Europeo che si gioca ogni 4 anni».
«Qualche squadra rischia di scomparire? La preoccupazione c’è, ma faremo in modo di accompagnare questo processo. Il nostro Fondo Salva Calcio è importante anche per questo».
«La Lega Serie A ha deligittimato l’Aic sugli stipendi? Assolutamente no, qualcuno ha pensato strumentalmente di riconoscere all’ Aic un ruolo diverso da quello politico. Ma è il codice civile che indica la rivisitazione dei contratti. Vedo più del sano realismo che un depotenziamento».
«La Serie A è la locomotiva del calcio italiano, lo dicono i numeri. Ma per essere riconosciuta tale deve legittimare il ruolo indicando strategie e soluzioni. Per poter parlare di ‘sistema’ dobbiamo far leva sulla solidarietà tra tutti i protagonisti per impostare nuovi rapporti».
«Cassa integrazione? Le società di calcio adottano gli strumenti che la legge riconosce loro. Da imprenditore il ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti deve essere l’extrema ratio e non la soluzione primaria per affrontare la crisi».