Il 31 marzo, il Tottenham aveva annunciato che 550 dipendenti avrebbero subito un riduzione della remunerazione del 20%. Ora il club di Londra fa un passo indietro modificando la decisione precedentemente annunciata, come si legge nella nota pubblicata sul sito della società.
“Nel nostro ultimo aggiornamento abbiamo affermato che avremmo tenuto sotto controllo la nostra posizione, soprattutto nel contesto di bilanci rivisti e riduzione dei costi. Fatto ciò, abbiamo deciso che tutto il personale non giocante, sia a tempo pieno, occasionale o fiducioso, riceverà il 100% della retribuzione per aprile e maggio. Solo i membri del consiglio subiranno una riduzione dello stipendio”.
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Questa retromarcia inserita dalla dirigenza degli Spurs deriva anche dalle molte critiche ricevute nelle ultime due settimane: “Siamo profondamente consapevoli del fatto che molti sostenitori erano contrari alla decisione che abbiamo preso in merito al personale e alla nostra intenzione di accedere, se del caso, al regime di conservazione del lavoro del Coronavirus ( CJRS), un programma progettato per garantire la tutela dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Alla luce del sentimento dei sostenitori riguardo al sistema, comunichiamo che non è nostra intenzione fare uso dell’attuale CJRS che durerà fino alla fine di maggio”.
Queste le parole del presidente del Tottenham, Daniel Levy: “Le critiche che il Club ha ricevuto nell’ultima settimana sono state sentite ancor più acutamente a causa del nostro curriculum di buoni lavoratori e del nostro enorme senso di responsabilità nel prenderci cura di coloro che si affidano a noi, in particolare a livello locale. Il nostro intento è sempre stato quello di mettere in atto misure per proteggere i lavoratori”.
Ha proseguito: “Ci rammarichiamo per qualsiasi preoccupazione causata durante un periodo già di per sé ansioso e speriamo che il lavoro che i nostri tifosi ci vedranno fare nelle prossime settimane, dato che il nostro stadio ha un nuovo scopo, li renderà orgogliosi del loro club”. All’interno dello stadio degli Spurs è infatti stata installata l’attrezzatura per eseguire test per il COVID-19 e tamponi per il personale del NHS e le famiglie, divenendo così il primo stadio della Premier League ad essere utilizzato per i test.