Monza, Galliani: «Non accetteremo di rigiocare in C»

«Dovesse finire qui, non accetteremmo un congelamento e di rigiocare in Serie C l’anno venturo, in questo caso ricorreremmo ovunque. Mi auguro che il campionato possa finire. Non si può…

Monza promozione Serie C

«Dovesse finire qui, non accetteremmo un congelamento e di rigiocare in Serie C l’anno venturo, in questo caso ricorreremmo ovunque. Mi auguro che il campionato possa finire. Non si può pensare che il Monza dopo gli sforzi fatti si fermi qui».

Ha le idee chiare Adriano Galliani su cosa si aspetta per il Monza in vista della stagione 2020/21, qualora quella 2019/20 non dovesse essere portata a termine. «Non mi immaginavo il Coronavirus. Abbiamo 16 punti di vantaggio, mi auguro che il campionato possa terminare in maniera regolare e ci venga riconosciuto questo vantaggio».

L’a.d. del cub brianzolo è intervenuto a “Tutti Convocati” su Radio 24 per parlare dell’emergenza COVID-19, a cominciare dalla questione stipendi: «In Lega Pro il 70% dei calciatori guadagna 50mila euro lordi. Fare qualcosa di sistema è impossibile, bisogna fare qualcosa di mirato». E a proposito del Monza ha spiegato: «Ho toccato chi abbiamo ritenuto non fosse troppo colpito dalla riduzione. I giocatori del Monza hanno detto sì un minuto dopo, ma non l’ho chiesto al massaggiatore».

A proposito del caos AIC-Serie A, Galliani aggiunge: «Calciatori e presidenti devono entrambi capire. Ho iniziato la mia carriera facendo trattative. Ho deciso che avrei toccato solo stipendi rosa prima squadra e dell’allenatore del Monza, tutti gli altri non hanno avuto 1 euro di riduzione. Non penso si possa fare la stessa percentuale nella stessa squadra, non puoi trattare – per esempio – Cristiano Ronaldo come il giocatore U23 della stessa società».

L’a.d. solleva poi perplessità sulle indennità per i collaboratori sportivi: «Questo decreto Cura Italia così sbandierato coi 600 euro…sono 50 milioni, vuol dire che solo 83 mila persone possono avere questa agevolazione. Ieri ne sono arrivate 105 mila di domande. 600 euro solo per un mese e poi cosa facciamo?».

Poi un avvertimento: «Il Governo deciderà se si riprende tra 15 gg, 2-3 mesi. Se ci fermiamo il calcio italiano salta per aria. Non voglio ricominciare domani, se la comunità scientifica mi dice due mesi, ricomincio tra due mesi. Strano che questa cosa l’hanno capita tutti, ma non la Lega di A».

«Puoi anche pensare di giocare ad anno solare come in Sudamerica, non succede nulla, succede che poi vai a farti il Mondiale 2022. Credo che ci voglia anche qualcuno che abbia un po’ di innovazione, intuizione», ha concluso Galliani.