Formula Uno, altro rinvio: ora tocca al GP del Canada

La partenza della stagione 2020 di Formula Uno è ancora tutta da definire. E non potrebbe essere altrimenti, con l’emergenza Coronavirus ancora in corso ormai su scala mondiale: piloti e…

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La partenza della stagione 2020 di Formula Uno è ancora tutta da definire. E non potrebbe essere altrimenti, con l’emergenza Coronavirus ancora in corso ormai su scala mondiale: piloti e addetti ai lavori potranno infatti correre solo quando si avrà la garanzia che non si correranno rischi per la salute di nessuno. Il calendario, ma soprattutto il numero delle gare, ancora non è certo: nelle ultime ore, infatti, è stato deciso il rinvio dell’ennesimo Gran Premio, quello del Canada, che avrebbe dovuto tenersi sulla pista di Montreal, il prossimo 14 giugno.

Al momento, è bene precisare, non si tratta di una cancellazione, ma esclusivamente di un rinvio a data da destinarsi. A questo punto si può ipotizzare, pur avendo ancora pochissime certezze, il via dell’annata in estate. Ad augurarselo non sono solo i tifosi, ma anche Liberty Media, che non sta affrontando uno dei periodi migliori sul piano economico. Finora l’assenza di corse non ha permesso di avere alcun introito, mentre è stato necessario pagare alle scuderie i premi prodotti nel 2019.

Le ipotesi di gare a porte chiuse e su due piuttosto che tre giorni sembrano quelle più percorribili.

 

“Questo rinvio non è stata una decisione presa alla leggera o facilmente – si legge nella dichiarazione ufficiale – nell’ultimo mese siamo stati in costante comunicazione con la Formula 1 e con i rappresentanti della città di Montreal, Tourism Montreal e dei governi provinciali e federali. Abbiamo ascoltato le direttive emesse dai funzionari della sanità pubblica che stanno seguendo la guida esperta fornita dalle autorità come risultato di questa pandemia di Covid-19. I nostri pensieri e i nostri più sinceri ringraziamenti vanno agli uomini e alle donne che lavorano instancabilmente per mantenerci sani, al sicuro e nutriti durante questi periodi incerti”.