Stretta della Regione Emilia-Romagna sulle attività motorie all’aperto per contenere la diffusione del Coronavirus.
Con un ordinanza firmata nella serata di mercoledì 18 marzo dal presidente Stefano Bonaccini, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di limitare fortemente la pratica di attività motorie all’aperto, quali le passeggiate e la corsa a piedi (running), consentendole solo in prossimità delle abitazioni dei cittadini.
Nessuna passeggia o corsa, al parco o per le strade delle città, sarà più consentita nel territorio della Regione Emilia-Romagna fino al 3 aprile prossimo.
In base all’ordinanza della Regione Emilia-Romagna, vengono inoltre chiusi al pubblico parchi e giardini pubblici.
Viene poi limitato l’uso della bicicletta, consentito esclusivamente “per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”: quindi ragioni di lavoro, di salute o altre necessità, come ad esempio gli acquisti di generi alimentari.
Identica limitazione per gli spostamenti a piedi. Un’unica deroga è possibile: se la motivazione è legata alla necessità di praticare attività motoria – come ad esempio una passeggiata per ragioni di salute, oppure l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche – si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione.
Con l’ordinanza scattano altre prescrizioni. Si stabilisce infatti che l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che sono collocati nelle aree di servizio e di rifornimento carburante è consentita unicamente lungo la rete autostradale e lungo la rete delle strade extraurbane principali.
Se invece questi esercizi si trovano lungo le strade extraurbane secondarie, la loro apertura è consentita limitatamente alla fascia oraria che va dalle 6.00 alle 18.00, dal lunedì alla domenica.
Non è consentita, invece, la normale apertura per gli esercizi che si trovano nelle aree di servizio e rifornimento collocate nei tratti stradali interni ai centri abitati.