Coronavirus, la FIFA lavorerà su calendario e trasferimenti

E’ stato convocato in conference call per la giornata di oggi, il Consiglio FIFA richiesto dal presidente dell’organo di governo del calcio mondiale, Gianni Infantino. Durante la riunione sono state…

Infantino Olimpico Paolo Rossi

E’ stato convocato in conference call per la giornata di oggi, il Consiglio FIFA richiesto dal presidente dell’organo di governo del calcio mondiale, Gianni Infantino. Durante la riunione sono state discusse le circostanze eccezionali derivanti dall’emergenza Coronavirus, che hanno portato a svariate modifiche del calendario internazionale.

A tal proposito, su invito di Infantino, il Consiglio FIFA ha confermato lo slittamento al 2021 della Copa América e degli Europei (dall’11 giugno all’11 luglio 2021), stabilendo che una decisione sulla data del nuovo Mondiale per Club sarà presa più avanti (l’evento era in programma per l’estate del 2021).

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Inoltre, il Consiglio ha deciso di creare un gruppo di lavoro delle Confederazioni FIFA, che monitori l’evoluzione della situazione, che lavori a stretto contatto e che concorsi un approccio coordinato per affrontare le conseguenze di questa pandemia:

  • Calendario: assicurare che alla fine vengano trovate soluzioni globali appropriate per le competizioni a tutti i livelli, tenendo conto delle esigenze di tutte le parti interessate, mantenendo sempre la salute di tutti i partecipanti come una priorità;
  • Trasferimento di giocatori: valutazione della necessità di emendamenti o dispense temporanee ai regolamenti FIFA sullo status e il trasferimento dei giocatori per proteggere i contratti sia per i giocatori che per i club e adeguare i periodi di tesseramento dei giocatori;
  • Potenziale fondo di sostegno: valutazione dell’impatto economico affrontato dai vari attori del calcio in ogni continente per analizzare se sarà necessario un fondo di sostegno a livello globale e come in tal caso dovrebbero essere definiti meccanismi di sostegno concreti.

Inoltre, il Consiglio ha confermato la donazione di 10 milioni di dollari al Fondo di solidarietà COVID-19 dell’Organizzazione mondiale della sanità e collaborerà con l’OMS per garantire che questi fondi vengano utilizzati per sostenere la lotta contro il virus in tutte le regioni del mondo.