Prosegue la due diligence per l’acquisto della Roma da parte del gruppo del magnate americano Dan Friedkin. Al lavoro è Goldman Sachs, consulente di James Pallotta, il patron della Raptor, che controlla il veicolo As Roma Spv Llc.
Come sottolineato da Il Sole 24 Ore, si tratta di un’operazione complessa finanziariamente, con una mole importante di lavoro e di numeri da verificare sulla galassia societaria del club giallorosso. Non è un caso che la firma tra le parti ha avuto diverse proroghe e ora la scadenza è prevista nella seconda metà di febbraio.
Possibile che la data cada nel periodo di Atalanta-Roma, in programma il 15 febbraio, che è diventato un vero e proprio spareggio per il quarto posto, l’ultimo disponibile per la qualificazione alla fase a gironi della prossima UEFA Champions League, visto che gli altri sono ormai ipotecati da Juventus, Inter e Lazio.
Questi i numeri riportati dalla testata. La transazione è superiore ai 700 milioni di euro, al lordo del bond da 275 milioni, di un versamento soci di 100 milioni effettuato da Pallotta e di ulteriori oneri per 60 milioni sui lavori del nuovo stadio a Tor di Valle. Inoltre ci sono da mettere in conto i 150 milioni di aumento di capitale da versare entro il 2021.
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Di fronte a questi numeri resta anche da capire quante delle risorse saranno iniettate direttamente dallo stesso Friedkin. Secondo indiscrezioni una quota significativa dovrebbe essere fornita dalla banca d’affari che assiste lo stesso Friedkin nell’operazione, cioè Jp Morgan.