Dopo oltre due anni di contenzioso, il Napoli ha vinto alla FIFA la causa contro gli inglesi del Watford relativa a Camilo Zuniga. Il club partenopeo potrà così risparmiare oltre 3 milioni di euro di ingaggio che avrebbe altrimenti dovuto riconoscere al calciatore colombiano.
Il “Players’ Status Committee” ha emesso in questi giorni la decisione riguardante la disputa sulla titolarità del diritto alle prestazioni sportive del centrocampista colombiano, statuendo anche in merito al conseguente obbligo di pagamento degli emolumenti contrattualmente spettanti a Zuniga.
Affinchè la cessione del calciatore – risalente al 2016/17 – si trasformasse da temporanea a definitiva, la condizione prevista dalla società del presidente Aurelio De Laurentiis, era relativa alla disputa, con la maglia del Watford, di almeno 12 partite in gare ufficiali, di durata non inferiore a 30 minuti.
Poiché Zuniga, al 30 giugno 2017, aveva maturato 11 presenze in Premier League e 2 nel campionato Under 23, il Watford considerò che non fossero maturati i requisiti per far scattare l’obbligo di riscatto, e restituì il calciatore al Napoli.
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La tesi del club inglese era che il torneo Under 23 non dovesse essere considerato nel conteggio delle gare ufficiali e che, quindi, le due presenze non dovessero essere sommate ai fini dell’avveramento della condizione per la trasformazione del prestito in acquisizione a titolo definitivo.
Di diverso parere è stato il “Players’ Status Committee” della FIFA che, nella sentenza, ha giudicato le partite disputate da Zuniga in Under 23 come gare ufficiali a tutti gli effetti. Pertanto, Zuniga è stato considerato trasferito a titolo definitivo dal Napoli al Watford per l’intera stagione 2017/18. In questo modo, il Watford è stato costretto a farsi carico anche dell’intero ingaggio del giocatore sino al 30 giugno 2018, ovvero i 3 milioni di euro di cui sopra.