Sul commissario ad acta della Lega di A, Mario Cicala, “è stato sollevato un tema di incompatibilità per il ruolo ricoperto nella Lazio come membro supplente del consiglio di sorveglianza. Premesso che questo non mi è mai stato comunicato e che la Figc ha analizzato in buona fede il curriculum del professor Cicala, è venuto a mancare un presupposto di fiducia: domani nel consiglio federale ci sarà un confronto per ipotizzare nuove scelte sul commissario per la Lega, nella speranza che in tempi rapidi a Milano riescano a centrare il loro obiettivo politico”. Lo ha detto il presidente Figc, Gabriele Gravina, al Consiglio nazionale Coni.
“Vorrei comunque rassicurare tutti sull’ottima salute del calcio italiano – ha aggiunto Gravina, rivolgendosi ai membri del Consiglio – chi mi conosce sa quanto io sia in grado di lottare e resistere alle azioni esterne. La Lega di Serie A ha vissuto un momento difficile, non oggi ma negli ultimi anni”.
“È inutile ricordare i due anni di commissariamento: per eleggere un presidente c’è stato bisogno del presidente del Coni che ha dovuto trovare i giusti equilibri. Oggi si arriva a sconfessare la professionalità di un grande dirigente, che personalmente non conosco ma credo che tutto questo sia irrispettoso e sia stato fatto solo per mascherare tensioni interne. Tensioni ora spostate sulla nomina del professor Cicala”, ha concluso Gravina.