Zvonimir Boban, Chief Football Officer del Milan, è intervenuto a “Radio Anch’Io Lo Sport”, programma in onda su Rai Radio 1, in occasione dei 120 anni del club rossonero. Boban ha toccato diversi temi, dalla gara con il Sassuolo ai progetti futuri e agli obiettivi di mercato.
Su quando il Milan potrà tornare grande, Boban spiega che «ci vuole tanto tempo, ovviamente bisogna bruciare le tappe, bisogna fare tutto per tornare a essere almeno competitivi. E’ molto difficile dire quando e come, quel Milan lì è successo una volta in 120 anni, è un Milan berlusconiano. E’ giusto sognare, avere l’idea di questo grande Milan. Dopo il Real è la squadra più vincente della storia del calcio. Ora dobbiamo andare passo dopo passo».
Boban ha parlato anche di Ibrahimovic: «E’ una soluzione diversa da tutte le altre, può darti tanto nel breve termine ed è per questo unico. Vedremo se poi dopo ci sarà la necessità assoluta. Vediamo. Ibra è un’altra cosa rispetto a tutti gli altri: anche se non ha più 28 anni è un giocatore di estremo carattere, di estrema personalità che poteva dare una sterzata a tutto l’ambiente, che comunque quando avevamo iniziato la trattativa era più giù rispetto a quello che è adesso».
La capacità di attrarre i “big” «può essere anche uno dei problemi. Il Milan ha sempre un fascino forte su tanti giocatori, ma ovviamente ci sono anche altre realtà, in questo momento più importanti e più attraenti negli ultimi 10 anni. Ma il Milan ha un grande fascino e continuerà ad averlo, perché è una società straordinaria. Ma bisogna tornare a essere importanti e competitivi al più presto».
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Boban ha concluso parlando di Donnarumma, uno dei giocatori chiave della formazione di Pioli: «Noi speriamo di trovare un accordo, le intenzioni sono queste. Quello che posso dire è che ci siederemo e approfondiremo la questione». E ancora su Ibra: «Se arriva a gennaio? Ciao a tutti».