Milan, approvato il bilancio 2019: rosso di 146 milioni

Milan assemblea azionisti 2019 – Prende il via a Casa Milan l’assemblea degli azionisti del club rossonero, per l’approvazione del bilancio 2019. Esercizio che si è chiuso con un rosso record…

Milan bilancio 2023

Milan assemblea azionisti 2019 – Prende il via a Casa Milan l’assemblea degli azionisti del club rossonero, per l’approvazione del bilancio 2019. Esercizio che si è chiuso con un rosso record di 146 milioni di euro, dovuto principalmente alla forte crescita del costo della rosa e a una flessione dei ricavi.

Ad una lettura attenta del bilancio consolidato del gruppo Milan e del bilancio individuale della capogruppo AC Milan SpA, non si è potuta constatare una radicale opera di pulizia dei conti e le ragioni dietro alla perdita record sarebbero appunto da imputarsi a fattori come la flessione dei ricavi e l’aumento significativo del costo del personale.

Il primo a prendere la parola è il presidente del club rossonero, Paolo Scaroni, che ha ricordato i numeri del bilancio 2019: “L’azionista ha iniettato nel Milan 265,5 milioni di euro, un’iniezione consistente resasi necessaria a causa delle perdite. Per il bilancio consolidato è stata registrata una perdita di 146 milioni di euro, in aumento di circa 20 milioni rispetto alla perdita fatta registrare nell’esercizio 2018”.

Il primo intervento è a nome dei Piccoli Azionisti Milan, con un ringraziamento a Elliott per il supporto finanziario fin qui mostrato. Si chiede tuttavia che si operi in direzione di una crescita di fatturato che riporti il Milan ai livelli di un tempo: «Siamo rimasti molto sorpresi che la perdita abbia subito una crescita e che i ricavi abbiano subito una forte contrazione. Ci preme inoltre ricordare che il bilancio del Milan tra il 2015 e il 2019 è rimasto praticamente immutato, a differenza della crescita mostrata dai fatturati di Inter e Juventus».

La domanda posta a Scaroni verte sul progetto sportivo ed economico finanziario, con un particolare accento sul player trading, sui ricavi commerciali e sulle sponsorizzazioni, date le recenti voci secondo le quali Emirates non sarebbe intenzionata a rinnovare il proprio contratto con il club rossonero.

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Viene inoltre sollevata la questione legata al nuovo stadio e ai potenziali ricavi da gara. Si chiede in particolare come aumenteranno i ricavi del club e – qualora l’ipotesi di uno stadio in zona San Siro non fosse realizzabile – se ci sia o meno un piano B, eventualmente condiviso con l’Inter.

Infine, vengono chiesti chiarimenti sul costo del personale, sul budget per il 2019/2020 e sulle possibili sanzioni legate al mancato rispetto del Financial Fair Play.

Scaroni ha iniziato a rispondere a partire dalla questione stadio: “Pensiamo di poter disporre di uno stadio di proprietà moderno e che disporrà di una quantità di posti corporate che consentirà alla società di far crescere i ricavi. I grandi club hanno ricavi da stadio per oltre 100 milioni, Milan e Inter si fermano a 34”.

Paolo Scaroni (Youtube)
Paolo Scaroni (foto: Youtube)

“Essere due club uniti, ci dà una forza importante. C’è comunque un piano B per realizzare lo stadio”, aggiunge Scaroni senza entrare nei particolari, spiegando inoltre che ci saranno comunque prezzi popolari anche nel nuovo impianto.

A proposito delle sponsorizzazioni, Scaroni ha detto: “Siamo nel mezzo di trattative commerciali, ma non vorrei fare dichiarazioni che ne possano pregiudicare l’esito”, mentre sulla questione dei rapporti con l’UEFA ha aggiunto: “Il Financial Fair Play dà dei limiti trimestrali, non annuali. In caso di un’Europa League pensiamo di soddisfare i requisiti richiesti”.

Dopo Scaroni, prende la parola Ivan Gazidis: “Elliott ha una visione chiara e audace: riportare il Milan ad alti livelli e non metterci 10 o 15 anni. So che manca ancora tanta strada e che ci vorrà tempo. Voglio ringraziare Berlusconi e Galliani per questa eredità, abbiamo 400 milioni di fan nel mondo e costruiremo su queste basi”.

Milan Gazidis fair play finanziario
Ivan Gazidis (Photo Marco Bertorello/AFP/Getty Images)

“Dopo 15 mesi, di cui 11 mesi per me, cosa abbiamo fatto? Dove ci troviamo? Intanto abbiamo stabilizzato il club finanziariamente, nonostante le perdite abbiamo rafforzato la società e abbiamo accesso a nuove linee di credito. Nonostante un periodo così difficile siamo riusciti a investire e abbiamo speso sul mercato 157 milioni netti da quando è arrivato Elliott”, ha aggiunto l’a.d. rossonero.

“Abbiamo accettato di rimanere fuori dall’Europa League per il Fair Play Finanziario. Dobbiamo tenere d’occhio i costi – ha proseguito Gazidis – e migliorare la squadra nel tempo. Vogliamo investire su calciatori giovani che possano crescere nel tempo, ma questo non significa che non arriveranno giocatori di esperienza che possano aiutare i calciatori a crescere”.

A proposito delle sponsorizzazioni, Gazidis ha detto: “Dobbiamo garantire sponsor in ambiti diversi. Vogliamo far crescere i ricavi replicando modelli di business che hanno funzionato in altri club. Dobbiamo costruire un’infrastruttura per far sì che si possa sviluppare una strategia che ci faccia crescere in diversi settori”. L’a.d. rossonero ha poi confermato a proposito del costo del personale: “Vogliamo riportare sotto controllo il monte ingaggi, è una manovra che fa parte della creazione di una strategia di successo”.

Concluso l’intervento di Gazidis, è stato approvato all’unanimità il bilancio di AC Milan. Il bilancio consolidato è stato solamente presentato. In chiusura l’a.d. rossonero ha risposto a una domanda del giornalista Carlo Pellegatti, in relazione ai tempi necessari per tornare a livelli importanti: “C’è sempre una certa urgenza. Non ho una tempistica, ma ricordiamoci che dobbiamo anche pianificare sul lungo termine. Il club ha bisogno innanzitutto di una gestione che lo renda più sano”.

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