Il sogno è quello di giocare la Champions League a Bergamo. Lo ha confermato il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi, intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
«Roberto Spagnolo, il direttore operativo, mi ha detto: “Ma sei matto a dire ‘ste cose?
Non si riesce”. Io invece dico: proviamoci. Chi lavora allo stadio mi insulta, io li provoco per farli stare lì ancora dalle 5 del mattino alle 10 di sera: gli daremo un premio. E loro sono scatenati, come se dovessero giocare loro la Champions: lavorano la domenica, di notte. Servono requisiti per chiedere una deroga, lo so. E io inviterò la Uefa a vedere la nuova curva da 9.300 tifosi già in stato avanzato, il centro di Zingonia: 40 milioni più altri 40 per uno stadio gioiello. E gli spiegherò che non li stampiamo, i soldi…».
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Intanto grazie alla Champions anche il fatturato dei nerazzurri è in crescita: «Da 30-32 milioni di fatturato, siamo passati a una previsione di 180-200: è la nostra azienda più complicata e la famiglia deve essere presente. Zapata? A un’offerta fra i 50 e i 60 ci pensiamo: forse non si potrebbe dire no. Ma prima devo dare un’alternativa a Gasperini: bisogna farsi trovare preparati e con i conti in ordine, sempre. Ora che siamo in Champions ancora di più».