Dopo lo sprint che ha portato il titolo a guadagnare fino al 5%, la Juventus chiude in calo la giornata in Borsa, con una perdita dello 0,14% a fine seduta e azzerando tutti i guadagni, spinta dalle smentite sul possibile arrivo di Guardiola ma anche dalle voci di un attento controllo Consob.
Le indiscrezioni sul futuro allenatore avevano infatti fatto lievitare il valore delle azioni in mattinata, con il nome di Pep Guardiola che ha iniziato a circolare con forza come favorito per la panchina bianconera, mentre qualcuno parlava di accordo già trovato: le azioni sono salite fino a 1,5140 euro per azione, in crescita del 5% rispetto a 1,4425 euro con cui avevano chiuso ieri.
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Nel pomeriggio tuttavia il membro del CdA del Manchester City Alberto Galassi ha smentito con forza l’ipotesi: “In qualità di consigliere d’amministrazione del City, sono rimasto molto sorpreso oggi nel leggere una corbelleria enorme, che il nostro allenatore Guardiola andrebbe alla Juve – ha detto Sky -. La cosa è totalmente priva di fondamento Guardiola ha ribadito che vuole restare. Ha due anni di contratto con noi, e un club strutturato come la Juve come prima cosa avrebbe avvertito il City”.
Parole a cui si sono aggiunte le indiscrezioni su un attento controllo da parte della Consob che, secondo quanto riportato da Radiocor e Ansa, tiene sotto stretta osservazione la situazione della Juventus, con un monitoraggio attento del titolo e del flusso informativo.
Notizie che nel pomeriggio hanno fatto “sgonfiare” il titolo bianconero: basti pensare che alle 15.10, poco prima che uscissero sia le dichiarazioni di Galassi che le indiscrezioni sulla Consob, il titolo guadagnava ancora il 4,47% a 1,5100 euro per azione.
Da lì sono cominciate le vendite, che nel giro di poco più di due ore e mezza hanno azzerato i guadagni, con un -4,6% (da 1,5100 euro) che ha portato il titolo a chiudere in negativo (-0,14%) a quota 1,4405 euro per azione. Alti scambi inoltre per le azioni, con volumi a 54 milioni su una media degli ultimi tre mesi di 17,8 milioni.