E’ stata rinviata al 29 maggio la decisione sul caso Palermo presso la Corte d’Appello federale. Il club rosanero è stato retrocesso all’ultimo posto del campionato di Serie B (con conseguente retrocessione in Serie C), decisione nei confronti della quale la società ha presentato ricorso. Tuttavia, come riporta l’ANSA, il presidente del collegio, Sergio Santoro, si è astenuto dal giudizio a seguito della notizia di stampa che lo vorrebbe coinvolto in inchieste giudiziarie come indagato.
Come riportato questa mattina da “La Repubblica – Palermo”, il presidente Santoro è finito insieme ad altri trenta indagati, fra i quali l’ex ministro Saverio Romano e l’ex presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo, al centro degli accertamenti sui presunti casi di corruzione al Consiglio di Stato: proprio dell’organo di rilievo costituzionale Santoro era fra i candidati più autorevoli al ruolo di presidente, incarico poi assegnato a Filippo Patroni Griffi.
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A gennaio la procura di Roma ha chiesto altri sei mesi di indagini sul procedimento che viaggia in parallelo con quello aperto dalla procura di Messina in cui si ipotizzano episodi di corruzione in atti giudiziari per pilotare sentenze nell’ambito della giustizia amministrativa.