Sky farà ricorso nelle sedi competenti contro la delibera con cui l’Antitrust ha condizionato le intese raggiunte con Mediaset sulla piattaforma digitale terrestre, limitando inoltre la possibilità per Sky di acquistare esclusive su internet. È quanto si legge in una nota del broadcaster Usa.
“Siamo sorpresi che l’Autorità abbia deciso di imporre dei ‘rimedi’ visto che l’operazione di acquisto non è mai stata finalizzata e che le parti hanno già proceduto alla restituzione della piattaforma di R2 nel gruppo Mediaset”.
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Sky, prosegue la nota, si è limitata ad usare i servizi della piattaforma tecnica di Mediaset per poter essere presente con una propria offerta anche sul digitale terrestre. “Il divieto di esclusive su internet deciso ora da Agcm, si sottolinea, per Sky appare del tutto ingiustificato e scollegato rispetto al tema della piattaforma tecnica terrestre sollevato dalla stessa Autorità, con il rischio di acuire gli svantaggi e le penalizzazioni già sopportate da Sky verso gli operatori internet in virtù delle evidenti asimmetrie normative e fiscali oggi ancora presenti”.
Come primo “paletto” alla nuova situazione determinatasi sulla pay-tv tradizionale (satellite e digitale terrestre), l’Antitrust ha impedito a Sky per 3 anni di acquisire nuovi contenuti audiovisivi o nuovi canali di terzi da trasmettere in esclusiva su internet. “La misura – scrive l’Antitrust nel provvedimento – si rende necessaria per ripristinare una concorrenza potenziale nel mercato della pay-tv evitando l’accaparramento dei contenuti da parte di Sky e garantire l’obiettivo di ampliare i contenuti a disposizione di operatori alternativi che operano via internet”.
In pratica la misura, preso atto della concentrazione sulle altre piattaforme, guarda a internet e ha l’obiettivo “di stimolare la concorrenza di operatori OTT per sopperire agli effetti anticoncorrenziali di rafforzamento della posizione di dominanza di Sky, di acquisizione dei clienti di Mediaset Premium, di innalzamento dei prezzi, nonche’ di limitazione della domanda. “La misura – conclude l’Agcm – appare proporzionata in quanto incide solo sui futuri contratti e limita Sky soltanto nell’acquisizione di esclusive per la piattaforma internet”.