Donnarumma verso il PSG, gli impatti sui conti del Milan

L’indiscrezione pubblicata venerdì 17 da La Gazzetta dello Sport secondo la quale il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma potrebbe lasciare il club rosseonero per il Paris Saint-Germain a fronte di…

Napoli - Milan

L’indiscrezione pubblicata venerdì 17 da La Gazzetta dello Sport secondo la quale il portiere del Milan Gianluigi Donnarumma potrebbe lasciare il club rosseonero per il Paris Saint-Germain a fronte di un’offerta adeguata, ha trovato riscontro sui mercati finanziari.

Secondo quanto riportato dal settimanale Milano Finanza, il club francese, di proprietà del Qatar tramite la Qatar Sports Investments e presieduto da Nasser Al-Khelaifi, avrebbe già trovato un’intesa di massima per l’acquisto del portiere della Nazionale per una cifra vicina ai 55 milioni.

L’operazione, che dovrebbe essere definita nella prossima sessione di calciomercato, rappresenterebbe un’ottima operazione per i conti del club milanese, visto che Donnarumma è un prodotto del vivaio rossonero e il suo “cartellino” verrà iscritto nel bilancio del Milan al 30 giugno 2019 a 240.751 euro.

Per questa ragione una cessione del portiere a 55 milioni si tradurrebbe in plusvalenza di poco inferiore sul bilancio del Milan al 30 giugno 2020.

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Il beneficio per il bilancio rossonero però non terminerebbe qui. Il portiere campano è infatti uno dei calciatori più pagati della Serie A visto che, grazie anche alla scaltrezza dell suo procuratore Mino Raiola, guadagna 6 milioni netti all’anno (secondo quanto riportato dalla stampa sportiva). Questo significa, al lordo delle tasse, il costo di Donnarumma sul bilancio del Milan e di circa 11,1 milioni l’anno.

In totale quindi il rendiconto del club potrebbe registrare un beneficio di circa 66 milioni di euro. Di questi poco meno di 55 milioni di plusvalenza secca e altri 11,1 milioni di risparmio sul compenso del calciatore.