«La Champions e l’Europa League vanno abolite, avvicendandole con un unico torneo, articolato in 80 squadre, cui accedano le prime sette della classifica dei campionati italiano, francese, inglese, tedesco e spagnolo e le prime quattro dei campionati portoghese, olandese, belga, svedese e tutti gli altri».
E’ questa la ricetta del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, illustrata al Corriere della Sera alla vigilia della riunione di Madrid, dove i vertici delle leghe europee e i club riuniti nell’Eca si confronteranno sul futuro del calcio continentale.
Secondo De Laurentiis il nuovo torneo europee dovrebbe avere quattro gironi da venti squadre ciascuno: 19 partite/giornate di gara per ciascun girone.
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«Gare secche con location estratte a sorte per stabilire il team che gioca la prima in casa e dare il via al calendario», spiega il patron del Napoli.
«Chiamerei il torneo European Cup», spiega ancora De Laurentiis, «le partite si giocherebbero il martedì, mercoledì e giovedì, rispettando così la collocazione dei campionati nazionali durante il fine settimana».
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Il nuovo torneo continentale, nell’idea del presidente del Napoli, sarebbe organizzato dall’Eca e dalle Leghe europee, «attribuendo il cinque per cento del fatturato alla Uefa, per usufruire dei suoi professionisti che lavorerebbero all’organizzazione dei tornei».
Da Laurentiis si dice inoltre contrario al progetto, attribuito al presidente della Juventus, Andrea Agnelli, di una Superlega europea, chiusa sul modello delle leghe professionistiche USA.
«Agnelli è un uomo intelligente», osserva il presidente del Napoli, «non voglio credere che abbia in mente un torneo di questo tipo che sarebbe riduttivo per il resto del calcio europeo. Una formula che potrebbe anche rivelarsi valida in una fase iniziale, ma alla fine allontanerebbe una buona fetta di pubblico e di tifosi dal mondo del calcio».