Exor, la holding della famiglia Agnelli, che controlla Fca, Ferrari, Cnh Industrial e Juventus, ha chiuso il 2018 con un utile consolidato di 1,347 miliardi di euro, in linea con quello del 2017 (1,392 miliardi). Questo grazie agli ottimi risultati conseguiti da Fca, Cnh Industrial e Ferrari, che hanno registrato un utile complessivo di 1,546 miliardi. Il via libera ai conti dell’esercizio arriva dal board, riunito ad Amsterdam sotto la presidenza di John Elkann.
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Il cda ha proposto un dividendo per azione pari a 0,43 euro (0,35 l’anno precedente), con un incremento del 23%, l’aumento più significativo degli ultimi 10 anni, dalla costituzione di Exor.
È invece negativo il risultato di PartnerRe (-105 milioni di euro), influenzato, come per le altre società del settore riassicurativo, da catastrofi naturali legate a tifoni (Jebi e Trami), uragani (Michael) e incendi in California, oltre che da perdite da valutazione non realizzate del portafoglio obbligazioni.
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Il Net Asset Value di Exor al 31 dicembre 2018 è pari a circa 20 miliardi di dollari. In un anno in cui i mercati hanno registrato un andamento negativo pari al 10,4% (Msci World Index), il Nav per azione della holding ha chiuso con un decremento del 13,6%. La posizione finanziaria netta consolidata del Sistema di Holdings al 31 dicembre 2018 era negativa per 3,255 miliardi di euro, con una variazione negativa di 91 milioni rispetto a fine 2017.
Tra gli eventi più significativi del 2018, Exor ricorda il lancio di un piano di buyback per un totale di 300 milioni di euro. A oggi la società ha acquistato azioni proprie per un totale di circa 160 milioni di euro. Sul bilancio 2018 delibererà l’assemblea degli azionisti convocata ad Amsterdam per il 29 maggio.