Naming rights nuovo stadio San Siro – Prima l’ok del Milan, adesso il dì dell’Inter. Con il via libera dei nerazzurri la storia dello stadio “Giuseppe Meazza” in San Siro sembra essere più che mai vicina al capolinea. I due club sono pronti a partire con un nuovo progetto: uno stadio al passo con i tempi, da 60.000 posti circa, che sorgerà accanto allo storico impianto inaugurato nel 1926.
I tifosi che storcono il naso non sono pochi, perché il legame con la tradizione è forte, e ci si chiede se non si corra il rischio di andare contro gli appassionati. Come spiega “La Gazzetta dello Sport”, la stessa domanda se la sono posta anche i club. Tre punti da sottolineare: secondo i club il ricordo del vecchio impianto sarebbe salvaguardato dalla scelta di restare nella stessa area.
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In secondo luogo, alcuni focus group avviati da Milan e Inter sottolineano come i giovani sono sembrati molto più attenti all’idea che la propria squadra abbia un impianto moderno, da 60 mila posti, confortevole e all’altezza dei grandi club, piuttosto che dispiaciuti all’ idea di lasciare il vecchio impianto. Punto terzo: secondo alcune indiscrezioni, nel nuovo stadio sarebbero previsti alcuni “richiami” al vecchio Meazza, un omaggio alla tradizione.
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Tuttavia, scrive ancora “La Gazzetta dello Sport”, il nome “Meazza” non dovrebbe essere mantenuto. Infatti, è logico pensare che un’altra fonte di ricavi per il club rossonero e per quello nerazzurro sarà quella dei naming rights, sulla scia delle operazioni portate a termine in Italia dalla Juventus con Allianz e dall’Udinese con Dacia.