Nuovo partner Mediaset – Il momento è arrivato, e ormai non è più possibile rimandare. Il mondo dei media si evolve velocemente e Mediaset non può restare indietro. «Dobbiamo cambiare passo e dimensione», ha detto Pier Silvio Berlusconi. Mediaset, spiega “Repubblica – Affari e Finanza”, è troppo piccola per competere in un mondo di colossi, e per questo deve provare a cambiare qualcosa.
Pier Silvio Berlusconi ha bene in mente un futuro per la tv di Cologno: farla diventare il primo e unico grande network tv generalista in Europa, alleandosi con altri gruppi continentali. L’unica cosa importante è che, come Mediaset, questa nuova realtà «abbia un azionista stabile come Fininvest» alle spalle. L’obiettivo è contrastare il calo degli ascolti già iniziato in Spagna.
A tal proposito, Cologno tratta da tempo con i tedeschi di ProsiebenSat e i francesi di Tf1. Aziende con cui (assieme all’inglese Channel 4) fa già affari e ha società comuni nei video e nella pubblicità online. Il problema è riuscire a trovare un accordo sulle questioni di governance, ovvero su chi potrebbe comandare in una futura alleanza.
Il Biscione può mettere sul piatto il suo 45% di Mediaset e la partecipazione in Mediaset España. Cologno vale in Borsa 3,3 miliardi, la controllata iberica 2,24. Prosiebensat vale 3,4 miliardi ma alle spalle ha un azionariato diffuso e nessun padrone. Tf1 vale invece 1,8 miliardi ma ha come azionista di controllo al 43,7% Martin Bouygues. Un eventuale agglomerato tra queste realtà vedrebbe Fininvest primo socio con una quota vicina al 20%.
Resta solo da capire come proseguirà la battaglia con Vivendi, che al momento ha un 29% in Mediaset che le darebbe voce in capitolo nell’operazione. Qualcuno ipotizza che la società di Bollorè potrebbe sostituire Tf1 come sponda transalpina dell’accordo con i suoi canali tv. Ma il suo peso azionario a quel punto sarebbe preponderante. Tuttavia, qualora non andasse in porto il piano della tv generalista europea – Berlusconi ha scelto luglio come dead line –, il Biscione dovrebbe in ogni caso trovare un “Piano B” per il futuro. Da questo punto di vista, anche se con meno probabilità delle altre opzioni, rimane la pista di un’intesa con Telecom Italia.