Trasparenza Uefa: Rosetti spiega le decisioni del Var in Champions

L’esordio del VAR in Champions League ha portato anche il segno della trasparenza. L’Uefa infatti ha pubblicato sul proprio sito una review delle principali decisioni arbitrali prese con l’utilizzo del…

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L’esordio del VAR in Champions League ha portato anche il segno della trasparenza. L’Uefa infatti ha pubblicato sul proprio sito una review delle principali decisioni arbitrali prese con l’utilizzo del Video Assistant Referee, dopo aver spiegato anche in un tweet il motivo per cui era stato annulllato il gol di Tagliafico in Ajax-Real Madrid.  questa settimana nelle partite di Manchester, Roma, Amsterdam e Wembley.

“Sono molto contento del modo in cui è stato implementato VAR”, ha spiegato il direttore arbitrale UEFA, Roberto Rosetti. “La tecnologia ha funzionato perfettamente e le squadre arbitrali si sono esibite ad un livello molto alto, mostrando tutto il duro lavoro che abbiamo svolto”.

Sulla decisione in Ajax-Real Madrid, Rosetti ha dichiarato: “Come abbiamo comunicato dopo la partita sulle piattaforme di social media della UEFA, l’arbitro ha identificato che il giocatore dell’Ajax era in posizione di fuorigioco e interferiva con il portiere, impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare la palla nel momento del colpo di testa. Questo è stato in linea con il protocollo VAR, il goal è stato correttamente annullato e un calcio di punizione indiretto per fuorigioco”.

Per quanto riguarda il tempo necessario per la revisione, Rosetti ha aggiunto: “La cosa più importante è che l’arbitro abbia preso la decisione giusta, la precisione è più importante della velocità, tuttavia vogliamo essere il più efficienti possibile e cercheremo di migliorare anche questo in futuro, ma dobbiamo tener presente che questa era una situazione molto complessa in cui il VAR doveva controllare due possibili situazioni di fuorigioco e l’arbitro doveva anche considerare l’interferenza dell’attaccante “.

Non c’era stato bisogno invece della on field review in Roma-Porto per un tocco di mano di un difensore del club portoghese dopo un contrasto con Zaniolo vicino all’area di rigore.

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Rosetti ha spiegato la situazione: “Un successivo controllo da parte di VAR ha dimostrato che l’episodio era fuori area, e quindi il VAR non è intervenuto e il gioco è continuato correttamente, in linea con il protocollo IFAB VAR che consente al VAR di intervenire solo nelle quattro situazioni che cambiano le partite”. C’è stato un altro check per un potenziale fuorigioco in occasione del gol del Porto al 79′, in cui il VAR ha confermato che non c’era fuorigioco e che il goal era regolare.

Nulla da segnalare invece in Manchester United-Paris Saint-Germain, se non una situazione in cui uno dei due guardalinee ha ritardato la segnalazione di un fuorigioco. Rosetti ha dichiarato: “In questo caso, l’assistente ha ritardato correttamente alzando la bandiera poiché si trattava di un fuorigioco stretto e di una chiara opportunità di gol. Ancora una volta, questo era in linea con il protocollo VAR, che incoraggia gli assistenti a ritardare la segnalazione per fuorigioco stretti quando un giocatore sta per segnare, dal momento che le decisioni possono essere riviste nel caso in cui un gol venga segnato”.

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