Il mercato invernale dei top campionati europei: spesi 654 milioni di dollari

Il mercato di gennaio si è concluso, ed è dunque tempo di tirare le somme. Lo ha fatto KPMG, che ha calcolato le spese dei cinque principali campionati europei: Premier…

Lucas Paquetà

Il mercato di gennaio si è concluso, ed è dunque tempo di tirare le somme. Lo ha fatto KPMG, che ha calcolato le spese dei cinque principali campionati europei: Premier League, Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue 1. Il dato che più risalta è la spesa complessiva in relazione alla finestra di mercato invernale: 654 milioni di dollari. Si tratta di un terzo in meno della spesa dell’anno precedente (979 milioni di dollari).

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Il dato salta ancora più all’occhio se paragonato poi a quello della spesa per la finestra di trasferimento estiva, del valore di 4,21 miliardi di dollari. «Il periodo invernale di 4 settimane è utile a colmare le lacune: trovare soluzioni rapide e brevi agli infortuni, alla mancanza di forma. Di conseguenza, gli accordi più importanti vengono solitamente negoziati durante la seconda parte della stagione calcistica e portati a termine in estate, quando i trasferimenti sono guidati da una visione a lungo termine», ha spiegato Andrea Sartori, leader del team KPMG Football Benchmark.

Tuttavia, quest’anno è mancata proprio quella frenesia tipica di alcune finestre di trasferimento invernali precedenti. I club inglesi di Premier League hanno investito meno della metà sui nuovi acquisti rispetto a un anno prima (216,5 contro 482,8 milioni di dollari). Nonostante ciò, il massimo torneo inglese resta quello con la spesa maggiore, seguito dalla Serie A (180,6 milioni). Seguono poi la Ligue 1 (91,6 milioni), la Bundesliga (84,1 milioni) e la Liga (81,1 milioni). Il massimo campionato spagnolo ha ridotto drasticamente gli investimenti, che a gennaio dello scorso anno furono pari a 361,3 milioni di dollari.


Tra i trasferimenti più costosi spiccano quelli di: Christian Pulisic, acquistato dal Chelsea per 64 milioni di euro (resterà al Borussia Dortmund fino a fine stagione); Frenkie De Jong (75 milioni di euro), il cui trasferimento dall’Ajax al Barcellona si concretizzerà però luglio; Lucas Paquetá e Krzysztof Piatek entrambi volati a Milano – sponda rossonera – per 35 milioni di euro ciascuno. Da non dimenticare poi altri nomi importanti: Gonzalo Higuain (in prestito al Chelsea dalla Juventus), Álvaro Morata (dal Chelsea all’Atletico Madrid con un prestito di 18 mesi), Denis Suárez (in prestito all’Arsenal dal Barcellona fino a fine stagione).

(Fonte: KPMG Football Benchmark)

Una curiosità interessante è che tutti e i tre acquisti più costosi (Pulisic, Piatek e Paquetà) sono stati pagati molto di più rispetto al valore di mercato calcolato da KPMG. Sartori spiega così questa discrepanza tra valutazioni: «Un fattore da sottolineare è l’età. Poiché la nostra valutazione è in gran parte determinata dalle prestazioni in campo, il campione di partite professionistiche giocate da giovani talenti è spesso piuttosto ridotto, con conseguenti stime di valore modeste». «D’altra parte – prosegue Sartori –, quando un club ha urgente bisogno di assicurarsi un buon giocatore, lo stesso club è disposto a pagare un premio. In più, un periodo di forma eccezionale a breve termine, come nel caso di Piatek per esempio, può far aumentare i prezzi. Lo status finanziario del club acquirente, una clausola rescissoria o la volontà del giocatore di lasciare il suo club sono ulteriori fattori che possono portare a un divario considerevole tra il valore di mercato e il prezzo di trasferimento», ha concluso Sartori.