Si fa sempre più probabile un ricorso al Tas del Milan contro la sentenza Uefa per il Fair Play Finanziario. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le motivazioni sono ancora sotto analisi dei legali ma le sanzioni vengono comunque considerate troppe severe.
Nel dettaglio, la sanzione per il club rossonero è stata la seguente, come si legge nel comunicato Uefa: “Se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021 sarà escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di profitti della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21”.
Al centro del ricorso sarebbe soprattutto l’esclusione dalle coppe già decisa nel 2021 in caso di mancato rispetto dell’obbligo di break-even triennale (-30 milioni complessivi), ma anche i 12 milioni di euro si trattenute dai premi Uefa, senza alcuna parte condizionale come era successo per Inter e Roma ad esempio.
Inoltre, sul tavolo resta anche il discorso relativo alla stagione 2017/18, che non fa parte della sanzione: secondo il Corriere, i legali avrebbero capito che si va verso una nuova indagine solo per il bilancio 2018, chiuso con un rosso di 126 milioni di euro, per il quale potrebbero aggiungersi nuove sanzioni.
Milan, la sentenza Uefa: pareggio di bilancio entro 2021 o esclusione dalle coppe