La Cassazione dice no alla Juve: lo scudetto 2006 resta all'Inter

Con sentenza pubblicata stamani, 13 dicembre 2018, le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso proposto dalla Juventus per far revocare lo scudetto vinto…

moratti chiude capitolo inter

Con sentenza pubblicata stamani, 13 dicembre 2018, le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso proposto dalla Juventus per far revocare lo scudetto vinto dall’Inter all’esito del campionato 2005-2006.

https://www.calcioefinanza.it/2018/12/13/interspac-newco-tifosi-vip-inter-cottarelli/

La Juventus aveva impugnato, dinanzi alle Sezioni Unite, la sentenza con cui la Corte di Appello di Roma aveva già rigettato le sue domande.

In particolare, accogliendo l’eccezione sollevata dall’Inter difesa dallo studio legale Cleary Gottlieb (Avvocati Ferdinando Emanuele e Roberto Argeri), la Corte di Appello di Roma aveva dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione dei giudici statali sulle domande della Juventus che erano dirette a far annullare il lodo arbitrale emesso dal tribunale nazionale di arbitrato per lo sport. 

Le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno definitivamente statuito che la controversia rientrava nella giurisdizione esclusiva degli organi sportivi in base al “principio di autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale”, che “costituisce l’articolazione italiana di un più ampio ordinamento autonomo avente una dimensione internazionale”.

Ufficiale, Marotta è il nuovo amministratore delegato dell’Inter

Secondo le Sezioni Unite, infatti, i giudici statali non possono decidere su “posizioni giuridiche rilevanti solo per il mondo dello sport” (come l’assegnazione e la revoca dello scudetto). Sulla controversia si era altresì pronunciato il TAR Lazio a settembre 2016, rigettando il ricorso con cui la Juventus aveva chiesto anche un risarcimento di oltre Euro 400 milioni.

La sentenza delle Sezioni Unite, che giunge all’esito di un articolato giudizio e di un’udienza pubblica tenutasi il 25 settembre 2018, dovrebbe mettere la parola fine a una controversia in corso da oltre un decennio.