La European Professional Football Leagues torna a farsi sentire cercando di portare avanti la propria battaglia contro lo squilibrio competitivo tra i club calcistici europei. Per raggiungere questo obiettivo l’associazione prevede di proporre una serie di misure, tra cui una revisione delle modalità di qualificazione alla nuova UEFA Europa League 2.
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Come riporta “Palco23”, secondo l’EPFL il formato della competizione «richiederà un grande sforzo per i club più piccoli. Si rischia di creare ancora più divisioni». Le leghe europee propongono dunque di «migliorare le modalità di accesso al torneo e di rivedere il nuovo modello di distribuzione delle entrate». Nello specifico, propongono di triplicare, dal 7% al 20%, la quota di soldi generati dalla UEFA Champions League e dall’Europa League, da destinarsi ai fondi di solidarietà.
I beneficiari sarebbero quei club, leghe e federazioni senza presenze in entrambe le competizioni, una misura che «aumenterebbe considerevolmente la sostenibilità a lungo termine del modello e ridurrebbe l’impatto sui club che non partecipano alle coppe».
Da non dimenticare poi la distribuzione delle entrate, tema su cui i grandi club faticano a cedere. La proposta della EPFL prevede che la Champions non distribuisca più di 3,5 volte quello che distribuisce l’Europa League, e che questa non paghi più di 2,5 volte la cifra dell’UEL2. «Attraverso il dialogo è possibile creare un modello più inclusivo e democratico di concorrenza europea, che rispetti la stabilità economica e l’equilibrio competitivo dei campionati nazionali con una distribuzione del reddito più equa. Questa è una delle maggiori sfide che affrontiamo», ha dichiarato Javier Tebas, presidente della Liga.
Per correggere questo modello, le leghe intendono tornare al sistema in cui Liga, Premier League, Bundesliga e Serie A avevano tre accessi diretti alla Champions League, oltre a un posto nei playoff. Allo stesso tempo, si richiede che i 72 giorni del calendario riservati alle competizioni Uefa siano sempre in settimana, ad eccezione della finale Champions.
Nell’Eredivisie prendiamo molto seriamente la questione degli equilibri competitivi. Abbiamo recentemente approvato un nuovo regolamento nei Paesi Bassi per condividere tra tutti i club una percentuale delle entrate provenienti dalle competizioni per club Uefa. Sarebbe logico per lei seguire questo buon esempio, implementando un modello di distribuzione del reddito che potrebbe compensare il crescente divario finanziario “, ha dichiarato Jacco Swart, direttore generale di Eredivisie.